C’erano una volta il Derby della Madonnina e le stelle

Pubblicato il 21 Novembre 2014 alle 16:07 Autore: Stefano Merlino
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Al Derby della Madonnina l’arduo compito di rilanciare Milan e Inter, lontane anni luce da quel glorioso passato fatto di campioni e coppe. Non è un mistero che a Milano si guardino sempre con molta malinconia le immagini di qualche anno fa, quando le due squadre meneghine schieravano undici fenomeni e s’affrontavano o per lo scudetto o per la Champions League.

MILANO, EX CAPITALE DEL CALCIO – Ci risiamo: anche per quest’anno, la stracittadina più famosa al mondo sarà un tantino sottotono. Tante ‘stelline’ in campo a causa della crisi che ha più o meno investito pure i due storici club meneghini, e spettacolo affidato a giocatori forti ma non tutti di prima fascia. Non bidoni certo, ma nemmeno paragonabili ai vari Ronaldo, Shevchenko e Kakà, giusto per ricordare quelli che all’ombra del Duomo hanno vinto il Pallone d’Oro, il premio più ambito per ogni calciatore. Derby all’insegna del risparmio, verrebbe da dire, ma dopo che per anni si è speso un sacco..

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RINASCITA INTER – Alla vigilia del Derby, è l’Inter a passarsela meglio. Il ritorno di Mancini ha riportato l’entusiasmo attorno ad una squadra a lungo (ingiustamente?) contestata per le scelte del suo ex allenatore Mazzarri. Che il toscano non avesse fatto breccia nei cuori dei tifosi nerazzurri, lo si era capito già dalla scorsa stagione. Sono bastate figuracce in campionato e in Europa League, oltre all’acceso scambio di battute con l’ex proprietario Moratti, per convincere il tycoon Thohir a dare il benservito al tecnico ex Napoli, che ora medita un anno sabbatico. Attento Diavolo, che questa Beneamata può spedirti all’Inferno.

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MILAN, NON BASTA L’ENTUSIASMO – Chissà quante volte domenica, verrà in mente al buon Inzaghi di indossare gli scarpini ed entrare in campo. Noi pensiamo tante, perché per uno che ha segnato una montagna di goal pesantissimi con la casacca rossonera, sarà impossibile starsene fermo ad osservare la partita, quasi da spettatore non pagante. E’ il suo Milan la ‘sfavorita’, vuoi perché il gioco tarda ad arrivare (ma gli uomini sono quelli, replicherebbe Super Pippo), vuoi perché i cugini potrebbero stare molto meglio dopo il ritorno del Mancio.

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Vinca il migliore e buon derby a tutti!

L'autore: Stefano Merlino

Sono nato nel 1987 e da sempre mi piace scrivere. stefano.merlino@termometropolitico.it (Twitter: @stefano_mago)
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