L’ex tesoriere del Pdl, Maurizio Bianconi, alza i toni dello scontro dentro Forza Italia. E, senza mezzi termini, attacca direttamente il leader Silvio Berlusconi, colpevole di aver organizzato l’X-Factor della politica a Villa Gernetto. E, soprattutto, di non fare un’adeguata opposizione al governo Renzi. “Presidente Berlusconi – scrive Bianconi – le vogliamo bene ma per il bene di tutti prenda Doris, gli amici del Patto, i volti nuovi, i selezionatori, quelli che si autodefiniscono fedelissimi, anche adesso che è sfumata l’ipotesi di una candidatura, vada a fare il suo nuovo partito, lasciando a noi immeritevoli, ingrati, che osiamo pensare e rispettare gli elettori il compito di tentare con Forza Italia, finalmente all’opposizione, il riscatto e la rinascita del centrodestra”. “Tredici milioni di italiani credevano in Forza Italia – aggiunge Bianconi – ora sono rimasti due o tre milioni: Berlusconi, fondi un altro partito e lasci questa minoranza di sostenitori nelle mani della vecchia guardia che sarà in grado di mettere in atto il riscatto politico”.
Bianconi se la prende anche con il presidente della Banca Mediolanum Ennio Doris: “L’uomo che ha fatto una banca intorno a noi, che ora rammostra il figlio in tv, che ha scritto un libro sulla sua vita, è l’uomo della finanza di fiducia di Berlusconi. Colui, sembra, che lo indusse a fiduciare Monti e colui che oggi ci fa sapere che, se è vero che il Patto ha effetti politici disastrosi, tuttavia va tenuto in vita per il bene della comunità (di Mediolanum dicono i malpensanti). Lo stesso giorno il presidente Berlusconi addottora i volti nuovi selezionati da esperte volpi della politica, dotate del sesto senso che conta (Toti, Calabria, Cattaneo, peraltro persone degnissime) e dichiara che nel partito rifondato loro saranno gli eletti, essendo fra l’altro insoddisfatto dei suoi parlamentari, alcuni dei quali osano aver in mente le promesse elettorali”.