Maradona, il Tar Campania gli dà ragione. Battuta Equitalia
Il Tar Campania ha ordina ad Equitalia di esibire i documenti richiesti dai legali di Diego Armando Maradona e ha rigettatato l’ipotesi del fisco di lite temeraria.
Il TAR dà ragione a Diego Armando Maradona. Sì quindi all’accesso alla cartella Equitalia per scoprire la verità e dimostrare la sua innocenza. “Anche al Tar abbiamo vinto noi, ora devono trovarci l’ipotetica cartella. Finalmente – dichiara soddisfatto il suo avvocato, Angelo Pisani, – “Sarà chiaro a tutti che oltre a non esser mai esistita alcuna violazione fiscale da parte di Maradona, ed oltre a risultare tale inesistente obbligazione già estinta dal 2003, per il pagamento eseguito dal datore di lavoro, la Società Sportiva Calcio Napoli, Maradona non ha mai ricevuto notifica della cartella, che ovviamente non ha potuto impugnare, subendo poi ingiuste mortificazioni, come avviene a tanti normali, poveri cittadini”. Una sentenza che farà parlare parecchio, quella che vede Diego Armando Maradona contrapposto ad Equitalia, e ribadisce il principio, valido per tutti i contribuenti, sul diritto di accesso e verifica degli atti e cartelle del concessionario, a tutela del diritto di difesa e del principio di trasparenza.
La sentenza del Tar
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, Sezione Sesta, ha dunque accolto il ricorso di Maradona e del suo avvocato Angelo Pisani nei confronti di Equitalia Sud che ha in parte annullato l’impugnata nota di Equitalia del 19 dicembre 2013. L’ente pubblico dovrà ora consentire al Pibe de Oro, tramite il suo procuratore, avv. Angelo Pisani, di accedere alla cartella di pagamento, nonché agli avvisi di mora ad essa succeduti, fatta eccezione di quelli già avuti, rigettando la domanda di Equitalia Sud di dichiarare Diego Armando Maradona litigante temerario e di condannarlo al risarcimento del danno.
La conclusione del TAR Campania accoglie il ricorso presentato da Diego Armando Maradona, rappresentato e difeso dagli avvocati Angelo Pisani, Angelo Scala e Raffaele D’Alessio contro l’Agenzia delle Entrate di Napoli e contro l’Equitalia Sud s.p.a. 60 giorni in cui la difesa di Diego Armando Maradona, finalmente, potrà entrare in possesso della tanto contestata cartella Equitalia e potrà dimostrare se la documentazione comprovante la sua avvenutanotifica sia davvero in regola, o meno.