Esperto, 87 anni e tra i favoriti sin dalla vigilia: in Tunisia, gli exit poll dele elezioni presidenziali piazzano in testa Beji Caid Essebsi, anziano leader del partito laico Nidaa Tounes, già vincitore alle elezioni di poche settimane fa. Secondo i primi dati, diffusi nella serata di ieri, Essebsi avrebbe ottenuto il 47,8 per cento. Il presidente uscente Moncef Marzouki si sarebbe fermato al 26,9.
Presidenziali Tunisia: quasi certo il ballottaggio
Lo staff di Marzouki ha contestato l’analisi fatta dall’istituto 3C Studi che si è occupato degli exit poll, sostenendo che il presidente uscente sarebbe in testa. I risultati ufficiali verranno diffusi domani o mercoledì. Il vantaggio di Essebsi appare ampio ma se i numeri verranno confermato la Tunisia dovrà andare al voto per il secondo turno. Il ballottaggio si terrà il 28 dicembre.
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Presidenziali Tunisia: i numeri
Erano oltre venti i candidati. Hamma Hammami del Fronte popolare ha ottenuto il 10,2 per cento. Slim Riahi dell’Unione patriottica libera si è fermata al 5,4. Hachemi Hamdi di Al Mahabba avrebbe preso il 3,5. Secondo le autorità tunisine, è stata registrata un’affluenza del 64,6 per cento. In giro per il paese sono stati schierati 80.000 addetti alla sicurezza. Oltre 20.000 osservatori (di cui 600 stranieri) hanno supervisionato le operazioni di voto, che si sono svolte senza grossi intoppi. Si è trattato delle prime elezioni presidenziali tunisine libere e a suffragio diretto.
Presidenziali Tunisia: Essebsi e Marzouki
Così come per le elezioni parlamentari di fine ottobre, in Tunisia anche il voto per le presidenziali si è intrecciato con le questioni economiche, il nodo della sicurezza e con l’eredità delle primavere arabe, che proprio in Tunisia hanno mosso i primi passi.
Moncef Marzouki è il candidato del Congresso per la repubblica, partito che alle ultime elezioni ha visto sgretolarsi la propria base elettorale. Marzouki è stato eletto presidente dall’Assemblea costituente dopo la rivoluzione. Rappresenta i valori della primavera araba.
Beji Caid Essebsi è il leader di Nidaa Tounes ed è visto da molti come colui che può ridare stabilità al paese. È uomo politico di lungo corso in Tunisia: è stato diverse volte ministro e ha presieduto il Parlamento a inizio anni ’90, durante la presidenza di Ben Ali. Dopo la rivoluzione del 2010, Essebsi si ritaglia subito un ruolo. Viene scelto come primo ministro e in quella veste traghetta il paese nella fase di transizione che ha condotto alle prime elezioni.
Le elezioni presidenziali e il governo
L’esito del voto per le presidenziali sarà decisivo anche per gli equilibri di governo e per il profilo che assumerà la prossima maggioranza. In Tunisia è il primo ministro ad avere tra le proprie mani la maggior parte dei poteri ma al presidente è assegnato il controllo di Difesa e Affari esteri.
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