Sondaggi Demos, il dialetto resiste al Nord Est
Tra i temi di cui si occupa l’istituto di Vicenza, quelli legati al Nord-Est hanno sempre una preminenza. Questa volta ha voluto svolgere un’indagine sulla diffusione e l’utilizzo del dialetto in Veneto, Friuli Venenzia Giulia e Trentino Alto Adige.
Già storicamente il Nord Est è una elle aree in Italia in cui l’uso del dialetto è più forte, certamente più che in vicine aree del Nord Italia, e a quanto pare negli ultimi 13 anni ci sono stati pochi cambiamenti. In particolare ha resistito bene il suo uso in famiglia, rimasto più o meno stabile al 70%, mentre quello con gli amici è calato di 11 punti dal 79% al 68%, un valore comunque di tutto rispetto
E’ nel lavoro che vi è stato invece il maggior calo, dal 57% al 35%, come vediamo dal seguente grafico:
Aumenta la proporzione di coloro che pensano debba essere insegnato a scuola, il 38%, ma diminuisce quella di chi pensa sia giusto parlarlo in famiglia.
L’impressione è che anche se diminuisce la percentuale di coloro che utilizzano il dialetto, questi sono però più certi e orgogliosi di questa scelta, oltre a essere di più numerosi che altrove.
Questi i dati:
Per Demos sono soprattutto le persone con oltre 45 anni, in possesso di un livello di istruzione basso, residenti in paesi con meno di 15mila abitanti a parlare più spesso dialetto in famiglia, e poi operai, casalinghe, disoccupati e pensionati, e questi dati non stupiscono, così come il fatto che sono gli under 25 e gli studenti a parlarlo meno.