Regionali, esultano Renzi e Salvini. Il premier dichiara: “Avevamo detto che non era un referendum sul governo, ora che il risultato è netto lo diciamo a maggior ragione. L’agenda del governo non muta ma siamo consapevoli che se usciamo tutti insieme dalla cultura del piagnisteo l’Italia ha un ruolo”.
Regionali, il forte astensionismo non placa la vittoria del Pd
A trionfare, forse più del Pd di Renzi e della Lega di Salvini, è stato l’astensionismo. Il leader del Partito Democratico non sottovaluta questo dato: “Il dato dell’astensione è molto alto e deve far riflettere tutti i partiti. Ma i risultati vanno molto bene al Pd, ci siamo ripresi quattro regioni del centrodestra. Il risultato è netto e auguro buon lavoro a Bonaccini ed Oliverio”.
Regionali, crolla Forza Italia e Fitto polemizza con i vertici del partito
Nel centrodestra netto il tracollo di Forza Italia che è stata doppiata dalla Lega Nord in Emilia. Raffaele Fitto, leader dei dissidenti del partito di Silvio Berlusconi, ha detto: “Mi auguro che nessuno si azzardi a minimizzare o a cercare alibi per il nostro drammatico risultato in Calabria e in Emilia Romagna, regione in cui siamo stati addirittura doppiati dalla Lega. E sarà bene ricordare, passo dopo passo, tempi e modalità delle scelte che sono state compiute – con clamorosi errori – per definire le candidature e le alleanze”. E aggiunge: “A questo punto, mi pare il minimo azzerare tutte le nomine, per dare il via ad una fase di vero rinnovamento”.
Regionali, Salvini soddisfatto punta al 51% e su Renzi. “Si sta sgonfiando”
Soddisfatto, e ne ha ben donde, Matteo Salvini che su Twitter scrive: “Il pallone di Renzi si sta sgonfiando. La Lega vola, la nostra Comunità cresce ovunque. Pochi amici fra i potenti, tanti Amici fra la gente”. Intervenendo alla trasmissione di Rai3 Agorà, ha aggiunto: “Fossi in Renzi mi preoccuperei perché le promesse iniziano ad avere le gambe molto corte”. Ribadisce l’obiettivo del 51% e rivolge un messaggio a quanti hanno preferito rimanere a casa piuttosto che recarsi ai seggi: “Il mio impegno da questa mattina è tornare in Emilia Romagna con i nostri nuovi consiglieri, dopo questo risultato storico, e parlare con il 60% degli emiliani e romagnoli rimasto a casa perché non convinto da nessuno”. Aggiunge: “L’alternativa a Renzi c’è. È l’alternativa dei contenuti”. Non risparmia una stoccata, l’ennesima al patto del Nazareno: “Il patto del Nazareno visto dal centrodestra è una follia”. E lancia un chiaro messaggio a Berlusconi: “I dati economici sono da dopoguerra. Non sostengo chi mi sta ammazzando” motivando “Renzi è un pericolo pubblico per l’economia italiana”.
Regionali, Renzi risponde ai problemi del centrodestra
Alla diatriba interna al centrodestra, Renzi risponde: “Se loro stanno arrivando, noi aspetteremo. Mentre il centrodestra discute della propria situazione noi cambiamo l’Italia. Dopo 20 anni di fallimenti, anche della Lega, noi lavoriamo per il Paese e alle elezioni si vedrà chi è più forte”.
Regionali, Alfano commenta i risultati di Ncd
Del centrodestra fa parte anche Ncd che col suo candidato in Emilia Romagna, Alessandro Rondoni, appoggiato anche da Udc, si è fermato al 2,66%. Alfano ha commentato: “Dai risultati del voto viene fuori che Renzi continua a vincere, Forza Italia continua a perdere, noi ci stiamo consolidando e al nord, Salvini è protagonista di una destra che si arrende alla sconfitta”. Ma Ncd si consola con i risultati ottenuti al sud: Nico D’Ascola, candidato della coalizione Ncd e Udc in Calabria, ha raggiunto l’8,75%. Alfano ha precisato: “Siamo tornati al voto non nella fisiologia ma con il presidente della Regione Emilia Romagna che è stato condannato e si è dimesso, con il presidente della Regione Calabria che è stato condannato e si è dimesso”. E sull’astensionismo, il ministro dell’Interno, dichiara: “Quella manifestatasi nella fuga dalle urne è crisi di rigetto dell’elettorato e dei cittadini, che non ha però impedito al Pd di confermare il primato in Emilia e purtroppo di ottenere il primato in Calabria”. E riguardo l’ottimo risultato ottenuto dalla Lega: “Con Salvini si afferma lo schema di una Lega vincente al nord in un centrodestra perdente”.
Regionali, negativo il risultato anche del M5S e Pizzarotti lancia una stoccata a Grillo
Non è andata meglio al Movimento 5 Stelle. Calano i consensi e Pizzarotti, sindaco di Parma, non fa mancare le critiche a Grillo. Colpevole il leader dei cinque stelle di essere andato a Bologna solo nell’ultimo giorno di campagna elettorale. “Io non lo sapevo che veniva Grillo a Bologna, ma penso non lo sapessero nemmeno gli attivisti bolognesi, sennò non lo avrebbero fatto in una saletta al chiuso dove ci sono solo 150 posti”. E ha aggiunto: “Con il suo arrivo a sorpresa ha avuto l’effetto di convincere chi era già convinto, ovvero solo quelli che erano lì”. Sull’astensionismo il sindaco di Parma ha detto: “Durante la giornata, di tutti quelli che ho incontrato nessuno mi ha parlato delle elezioni, la disaffezione mi sembra evidente”. Non manca un’altra stoccata a Grillo: “Avete sentito cosa ha detto Grillo? Ora dobbiamo camminare con le nostre gambe. Ecco, finalmente. Lo faremo”. Pizzarotti lancia così il suo evento del 7 dicembre a Parma, un momento, come lui stesso ha sottolineato, utile per analizzare i problemi del Movimento Cinque Stelle.