Silvio Berlusconi alza la voce dentro Forza Italia. Nel corso dell’ufficio di presidenza di oggi pomeriggio il Cavaliere ha sferzato il partito utilizzando una battuta di andreottiana memoria: “I panni sporchi si lavano in casa” ha detto agli azzurri che, in seguito alla disfatta delle europee, hanno attaccato il quartier generale di Arcore.
Apertura a Salvini e anche ad Alfano
“Io non ho ambizioni politiche, a me andrebbe anche bene di fare il vice dopo Salvini, che va bene come attaccante e marcatore, è colui che va in tv e fa i goal, poi però in una squadra conta anche il portiere, il centrocampo e la difesa”, ha detto. : “Voglio precisare che l’attaccante è il goleador, non significa essere capitano della squadra”. L’apertura di credito, comunque, c’è. E, a sorpresa, Berlusconi non chiude la porta nemmeno ad Alfano. “Quando c’è di mezzo la libertà del Paese, allora credo sia un dovere per ciascuno buttarsi i tradimenti alle spalle e pensare positivamente alla libertà del Paese e dei cittadini”. E a chi gli chiede se sia possibile fare una coalizione con Lega e Ncd a fronte del no secco di Salvini, risponde: “Le persone intelligenti sanno cambiare idea”.
Dissidenti Forza Italia, Fitto in prima linea
In prima linea, tra i dissidenti, c’è sempre Raffaele Fitto. La sconfitta gli ha dato l’occasione per polemizzare nuovamente con i vertici. Ha invocato un nuovo sistema per le nomine e rinnovamento dei vertici stessi. Fitto ha però incassato quasi immediatamente la risposta di Giovanni Toti, consigliere politico e fedelissimo di Berlusconi, che ha ricordato come anche Fitto sia dirigente da molto tempo. Tutti contro tutti.
Patto del Nazareno
Arriva anche la rassicurazione che il “Patto del Nazareno non è rotto” . “Perché il patto non è tanto con Renzi, ma per il Paese che ha bisogno di modernizzarsi”, ha affermato l’ex premier, all’appuntamento che ha fatto seguito all’ufficio di presidenza di Forza Italia, svoltosi nel pomeriggio. E con Renzi, ha assicurato “siamo insieme a cercare di modernizzare il Paese, a cambiare gli assetti istituzionali”. È naturale e necessario che ci dovrà essere – ha aggiunto – “un accordo anche sull’elezione del presidente della Repubblica”. E poi: “Ho la profonda convinzione che sarei il migliore presidente della Repubblica, ma non se ne parla nemmeno, ma penso ad uno come me”.
Forza Italia verso l’elezione del Capo dello Stato
Caos dentro e fuori Forza Italia dunque. Tra correnti interne e difficili alleanze fuori, Berlusconi si prepara al prossimo appuntamento: l’elezione del Capo dello Stato. L’ex Cavaliere vorrà dire la sua portando all’esasperazione, insieme all’elezione del Presidente della Repubblica, il dibattito sulla legge elettorale. In Parlamento ci sarebbe un nutrito gruppo di sostenitori del Consultellum molto poco gradito a Renzi. E così questo gruppo potrebbe puntare su un nome altrettanto poco gradito all’attuale premier. Sarà una battaglia lunga e forse anche sanguinosa. La Lega Nord vorrà far valere la propria forza appena maturata, il Movimento Cinque Stelle è alla ricerca del riscatto dopo i deludenti risultati delle Regionali e il Pd è sempre in preda alle solite fibrillazioni interne. Sembra esserci molto poco di cui stare sereni per Renzi e la sua squadra. Come andrà a finire lo scopriremo presto.