“Il Pregiudicatellum di Renzusconi non ha visto la luce e forse non la vedrà mai. Era stato pensato per escludere il M5S dalla possibilità di andare al Governo. Una legge disegnata per far vincere Forza Italia o il Pdexmenoelle. Il tutto nel silenzio di Napolitano che dovrebbe tutelare la Costituzione. Qualcosa è però andato storto. Renzie e il pregiudicato si sono accorti che, anche con questa legge elettorale, avrebbe potuto vincere il M5S”. Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog.
“Lo scorso gennaio (sembra un’epoca fa) i partiti e l’informazione di regime spiegavano agli italiani che senza una nuova legge elettorale il Paese sarebbe andato allo sfascio. Andava fatta subito, anzi prima, non importa con chi, anche con un pregiudicato espulso dal Parlamento come Berlusconi. Il M5S per le solite anime belle (ma dove vivono? ci sono o ci fanno?) doveva andare a vedere le carte. Sono passati quasi quattro mesi e la legge elettorale è morta e sepolta”, aggiunge Grillo. “Forza Italia e Pdexmenoelle alla fine sono la stessa identica faccia dell’ipocrisia del Potere. Il Pregiudicatellum è una legge peggiore del Porcellum, più incostituzionale del Porcellum, il tutto nel silenzio di Napolitano che dovrebbe, il condizionale è più che d’obbligo nel suo caso, tutelare la Costituzione – aggiunge il leader del M5S – Qualcosa è però andato storto. Renzie e il pregiudicato si sono accorti che il M5S ormai supera Forza Italia di parecchie lunghezze e che i due compari avrebbero potuto fare la fine dei pifferai che partirono per suonare e furono suonati”.
“La voce dal sen fuggita è dell’ex ministro della Difesa (Mario Mauro, ndr): Non è vero che è una legge contro i piccoli partiti, questa è una legge impostata contro un grande partito. È una legge nata per far fuori Grillo” che ha aggiunto “Se il secondo partito sarà quello di Grillo, l’Italicum salta. Lo dico da tempi non sospetti: quando hai una realtà tripolare e fai una legge dove alla fine si rimane in due, significa che uno lo si vuol far fuori – si legge ancora sul blog del leader cinquestelle – Ma mentre tutti pensavano che quella legge potesse servire per far fuori Grillo, adesso farebbe fuori Berlusconi e i conti non tornano”. “Nel frattempo il M5S ha discusso on line con più di 100.000 iscritti e l’aiuto del professor Giannulli la sua legge elettorale che presenterà nel mese di maggio in Parlamento. Tutto il resto è noia”, conclude Grillo.