Grillo contro Pizzarotti. Il caos nel M5S dopo i deludenti risultati delle regionali non sembra placarsi. Sotto l’attacco del leader Beppe Grillo, oltre ai parlamentari cinque stelle che non rinunciano alle apparizioni tv, il sindaco di Parma Federico Pizzarotti.
La causa: l’inceneritore Iren di Parma
Il tema dello scontro è l’inceneritore Iren di Parma. L’attacco di Grillo arriva da un post pubblicato sul suo blog che raccoglie la risposta di Walter Ganapini alla lettera pubblica che il sindaco di Parma aveva inviato giorni fa ai cittadini parmensi. Ganapini, ambientalista, docente e scienziato, co-fondatore di Legambiente ed ex presidente di Greenpeace Italia, esprime tutto il suo rammarico per quanto non sia stato sufficiente l’operato di Pizzarotti per evitare la messa in funzione dell’inceneritore. “Non aver combattuto e vinto la battaglia contro la dirigenza politicante Iren, priva di strategia industriale moderna e capace solo di accumulare miliardi di debiti, ha creato un danno enorme al paese, non solo al Movimento, quando Parma poteva diventare il simbolo di una svolta decisiva, in senso europeo, delle politiche ambientali/infrastrutturali nazionali: c’erano tutte le condizioni”. La delusione dell’ambientalista muove soprattutto dal fatto che, lui come altri, hanno individuato nel Movimento 5 Stelle “l’appiglio da cui ricominciare a sperare nel cambiamento”.
Una battaglia, quella contro l’inceneritore, che Ganapini ha combattuto da sempre in prima linea. “Aldo Caffagnini è testimone diretto di come, ben prima che tu emergessi, io ed altri si fosse costantemente lavorato per tenere viva l’opposizione a Vignali e a Viero sulla materia. Prima e dopo la tua elezione ho esibito la mia faccia su giornali e televisioni a supporto di una battaglia contro l’inceneritore che tu non hai mai neppure iniziato, una volta conclusa la campagna elettorale (sarò curioso un giorno di capirne il perché)”.
L’assessore Bosi difende il sindaco
In difesa del sindaco Pizzarotti, è sceso in campo Marco Bosi, assessore del comune di Parma. Bosi si chiede: “Che scopo ha pubblicare una lettera che dice cose palesemente false?”. L’assessore sostiene di aver presenziato, dopo le elezioni, ad un incontro per discutere dell’inceneritore insieme all’assessore all’Ambiente Folli, al Presidente del Consiglio Comunale Vagnozzi, all’esperto Enzo Favoino, oltre allo stesso Ganapini e Aldo Caffagnini da lui citato nella lettera. Inoltre, secondo Bosi, la lettera sarebbe vecchia di un anno poiché risponde ad una lettera che Pizzarotti ha scritto più di un anno fa dicendo “la tua lettera di qualche giorno fa”.
Bosi contro la strategia di Grillo
La rabbia di Bosi si scaglia nei confronti soprattutto di Grillo. “Perché Grillo non ha mai publicato sul suo blog l’intervento durissimo che feci in aula contro l’assessore Provinciale Castellani che aveva escluso il Comune dal comitato di controllo, seguendo proprio i consigli di Ganapini?”. Un duro intervento quello di Bosi che non manca di sottolineare, ancora una volta, l’inadeguatezza dei metodi usati da Grillo: “La politica la cambi se ti metti in gioco fino in fondo, se prendi in mano situazioni anche difficili, se ti spendi in battaglie che non hai la certezza di vincere, se metti il bene dei cittadini sopra ogni altra cosa. È questo che facciamo ogni giorno. La propaganda strumentale la fanno già i partiti, direi che almeno noi potremmo evitare”.
Il crollo dei consensi alimenta vecchie diatribe
È evidente che lo scarno 13,3% incassato all’ultima tornata elettorale in Emilia Romagna ha lasciato i Cinque Stelle con l’amaro in bocca. Un amaro che ha riacutizzato ferite già esistenti come quella nel rapporto tra Grillo e Pizzarotti. Un rapporto quasi sempre teso e che sembra volgere sempre al peggio.