Campania: in dubbio la ricandidatura di Caldoro

Pubblicato il 27 Novembre 2014 alle 13:10 Autore: Andrea Turco

Stefano Caldoro rilancia la sua idea abolire le Regioni, confermata a sua avviso dalla scarsa partecipazione al voto di domenica: “Bisogna scioglierle e accorparle in massimo dieci macroregioni che si occupino solo di programmazione. Basta invece con sanità, trasporti, con la gestione dei servizi”.

Lo stop alle Regioni è pregiudiziale alla sua ricandidatura in primavera? “Esatto. Come pure – aggiunge – l’unità della coalizione che ha fin qui ben governato in Campania. L’obiettivo è sempre andare avanti. Se sei tu il primo a non garantirlo, perché mai dovrebbe crederci la gente?”.

Nella prossima primavera saranno chiamate al voto per il rinnovo dei consigli regionali, oltre alla Campania, anche Veneto, Liguria, Puglia, Toscana. Umbria e Marche.

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Caldoro: Centrodestra troppo litigioso

 

Su un centrodestra diviso Caldoro ammette: “Certo noi abbiamo litigato troppo ed è ora di smettere. Dobbiamo fare proposte credibili. Salvini sembra particolarmente in forma, ma ha vinto una tappa. E l’elemento unificante è ancora Berlusconi”.

Il governatore della Campania, intervistato da Repubblica, prosegue: “Salvini  è un capo di partito. Ha dato un segnale, ma il regista è Berlusconi. La leadership si conquista sul campo: corrono Salvini, Alfano, Fitto, Toti e chiunque si voglia misurare”. Ma non necessariamente con le primarie: “Non ne sono appassionato”

L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
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