Stefano Caldoro rilancia la sua idea abolire le Regioni, confermata a sua avviso dalla scarsa partecipazione al voto di domenica: “Bisogna scioglierle e accorparle in massimo dieci macroregioni che si occupino solo di programmazione. Basta invece con sanità, trasporti, con la gestione dei servizi”.
Lo stop alle Regioni è pregiudiziale alla sua ricandidatura in primavera? “Esatto. Come pure – aggiunge – l’unità della coalizione che ha fin qui ben governato in Campania. L’obiettivo è sempre andare avanti. Se sei tu il primo a non garantirlo, perché mai dovrebbe crederci la gente?”.
Nella prossima primavera saranno chiamate al voto per il rinnovo dei consigli regionali, oltre alla Campania, anche Veneto, Liguria, Puglia, Toscana. Umbria e Marche.
Caldoro: Centrodestra troppo litigioso
Su un centrodestra diviso Caldoro ammette: “Certo noi abbiamo litigato troppo ed è ora di smettere. Dobbiamo fare proposte credibili. Salvini sembra particolarmente in forma, ma ha vinto una tappa. E l’elemento unificante è ancora Berlusconi”.
Il governatore della Campania, intervistato da Repubblica, prosegue: “Salvini è un capo di partito. Ha dato un segnale, ma il regista è Berlusconi. La leadership si conquista sul campo: corrono Salvini, Alfano, Fitto, Toti e chiunque si voglia misurare”. Ma non necessariamente con le primarie: “Non ne sono appassionato”