Ma dove vuole arrivare, Raffaele Fitto? Si è davvero messo in testa di fare il leader di Forza Italia e del centrodestra? Sono in tanti a chiederselo tra le file del partito. E se lo chiede anche Berlusconi, che domani pomeriggio – per la prima volta da quando è stato condannato nel processo Mediaset – ritroverà l’amata piazza in occasione del “No Tax Day”. I gazebo di Piazza San Fedele, Milano, attendono un ex Cavaliere apparso tonico nella sua ultima uscita, ovvero il tradizionale appuntamento con la presentazione dell’ultimo parto letterario di Bruno Vespa.
Berlusconi: “Fitto? Alfano in confronto è Messi”
“Fitto? Alfano rispetto a lui è Messi”. Pare che Berlusconi abbia risposto così a chi gli chiedeva un parere sulle doti di bomber dell’europarlamentare pugliese, il “parroco di Lecce”. Proprio ieri, Fitto ha “osato” riunire al Teatro di Adriano Confcommerico, Confartigianato e Confedilizia – un tempo satelliti del pianeta forzista e notevoli serbatoi di voti – per parlare di ricette economiche anticrisi alternative a quelle del governo Renzi.
Berlusconi: “Pronto a far spazio a un giovane. Ma chi?”
“Io sono pronto a fare il regista, a mettere un giovane al posto mio – ha detto ieri Berlusconi mentre pranzava coi suoi a Palazzo Grazioli – ma trovatelo”. Che suona un po’ come il “so di essere di media statura, ma non vedo giganti intorno a me” di andreottiana memoria.
Se Alfano rispetto a Fitto è Messi (il che è tutto dire); se Salvini è un “goleador” ma da solo non può giocare lì davanti; e se Berlusconi stesso si definisce “regista a centrocampo”, allora chi è il golden boy adatto a raccoglierne il testimone? Giuliano Ferrara è stato illuminante al riguardo. Un erede di Berlusconi c’è e si chiama Matteo Renzi. Unico problema: gioca per l’altra squadra. E questo non è un dettaglio da poco.