Finlandia, matrimoni gay: il Parlamento dice sì
In Finlandia, il Parlamento ha approvato un’iniziativa dei cittadini per legalizzare i matrimoni tra persone dello stesso sesso: 105 voti a favore, 92 i contrari. La legge entrerà in vigore probabilmente non prima del 2016.
La spinta dei cittadini
Per la prima volta un’iniziativa dei cittadini ottiene il via libera del Parlamento e diventa legge, ha sottolineato la radiotelevisione di stato finlandese. Fuori dall’aula, per le strade di Helsinki, una folla di manifestanti ha accolto con gioia la decisione dei deputati.
Nel paese nord europeo si discuteva da tempo di matrimoni gay. Il voto di oggi chiude una lunga discussione che arriva al traguardo con numeri anche più larghi di quelli previsti: i quotidiani finlandesi avevano ipotizzato la vittoria del sì ma con un margine più stretto.
Photo by Seppo Voulteenaho – CC BY 2.0
I matrimoni gay e la politica finlandese
Il voto sui matrimoni gay ha spaccato la politica finlandese. I leader del Partito di Coalizione Nazionale, dei Socialdemocratici, dei Verdi, dell’Alleanza di Sinistra e del Partito Popolare Svedese avevano annunciato di essere a favore. Contrari invece quelli del Partito di Centro, dei Veri Finlandesi e dei Cristiano Democratici. I primo ministro Alexander Stubb, a capo del Partito di Coalizione Nazionale, si era espresso così: “Quella finlandese deve impegnarsi per diventare una società dove la discriminazione non esiste, i diritti umani sono rispettati e due adulti possono sposarsi a prescindere dal loro orientamento sessuale”.
L’Europa i matrimoni gay
In Finlandia già dal 2002 per le coppie omosessuali era possibile registrare le unioni. A differenza degli altri paesi del Nord Europa, però, le coppie gay non potevano sposarsi. La Finlandia diventa così il dodicesimo paese europeo a legalizzare i matrimoni omosessuali. Fanno parte dell’elenco Norvegia, Regno Unito, Francia, Spagna, Belgio, Danimarca, Islanda, Paesi Bassi, Svezia, Portogallo e Lussemburgo, dove la legge, dopo essere stata approvata in estate, entrerà in vigore dal prossimo gennaio.