Che la celebre e amata pattinatrice bolzanina, Carolina Kostner, fosse finita nei guai, lo si era capito già dalle dichiarazioni di qualche mese fa del suo ex, Alex Schwazer. Secondo il maratoneta azzurro, squalificato fino al 2016 per uso di sostanze dopanti, la Kostner sapeva eccome del suo pericoloso ‘vizietto’ di vincere facile senza versare una goccia di sudore. La Procura Antidoping del Coni pare aver creduto a questa versione, e ha chiesto per la pattinatrice ben 51 mesi di squalifica.
SHOCK – Secondo l’accusa, la Kostner avrebbe fatto di tutto per aiutare Schwazer a saltare i numerosi controlli degli ispettori antidoping che puntualmente si recavano presso l’abitazione dell’oro nei 50 km alle Olimpiadi di Pechino del 2008.
La pattinatrice, che mai ha fatto ricorso a sostanze dopanti (premessa più che doverosa,ndr), non soltanto avrebbe più volte mentito all’antidoping negando la presenza in casa dell’ex fidanzato, ma non avrebbe mai denunciato quelle strane ‘sedute d’allenamento’ diventate un appuntamento fisso alla vigilia di Londra 2012. La bella Carolina avrebbe insomma agito ‘per amore’ verso l’ex maratoneta dei Carabinieri.
RISCHIANO IN TANTI – Nell’indagine denominata ‘Olimpia’ i cui atti sono stati trasmessi dalla Procura di Bolzano, figurano nomi eccellenti dell’atletica italiana. A tremare c’è la squadra di staffettisti, argento agli Europei di Barcellona del 2010, composta da Simone Collio, Maurizio Checcucci e Roberto Donati. Per loro, oltre alla possibile revoca del record italiano di 38’’ e 17, squalifiche che partono dai 2 anni e 3 mesi, agli 8 mesi.