Renzi agli imprenditori riuniti da CNA. Il premier si rivolge a loro con un complimento ed una richiesta. “Ciascuno di voi è un imprenditore, un artigiano, un lavoratore. Sa perfettamente che partire la mattina con il grido ‘tanto non ce la faremo maì, non è soltanto frustrante, rende impossibile l’impresa. Chi la mattina si alza e prova a fare il suo mestiere, e lo fa mettendosi in gioco tutto, è un eroe dei tempi nostri, è un eroe della quotidianità”. Così Matteo Renzi all’assemblea Cna. «Ed è a queste persone che io rivolgo il mio saluto e anche il mio appello: dateci una mano a cambiare l’Italia”.
Renzi: c’è chi urla, noi lavoriamo
“L’Italia – ha affermato il premier ospite di Cna – oggi è divisa tra chi pensa che di fronte ad un problema si debba urlare più forte e alimentare il problema per creare ancora più tensioni e chi invece, rimboccandosi le maniche, facendo il proprio pezzo di strada questo paese lo rimette in gioco. Quelli siamo noi, quelli siete voi, quella è l’Italia che porterà il Paese fuori dalle sabbie mobili dal pantano”. Siamo a Palazzo Chigi a lavorare anche noi. Meno male, potrete dire; era ora, dirà qualcun altro. In ogni caso quello che caratterizza noi e voi e quello che è molto semplice, è l’idea che questa volta ce la facciamo e non è un problema di gufi o di pessimismo” conclude Renzi.
Renzi: ce la faremo
Renzi non nasconde la preoccupazione: “È un momento difficile per il Paese. È un momento in cui è forte il sentimento di rassegnazione, di stanchezza. Quanti dicono “ah, non ce la faremo mai»? E invece noi ce la faremo, ce la faremo perchè siamo più forti della crisi,più forti della paura,più forti anche delle debolezze che ha il sistema Paese”. “Ce la faremo – ha detto il premier – perché siamo più forti della crisi, siamo più forti della paura, siamo più forti delle debolezze che il sistema Paese ha. Questo non significa negare i problemi. Quelli che dicono ‘Ah, ma dobbiamo nascondere la polvere sotto al tappetò sbagliano. Però sbaglia profondamente tanto chi punta sulla rassegnazione, sul pessimismo, chi dice tanto non ce la faremo mai».
La stoccata della Camusso
A stretto giro arriva la replica della leader della Cgil, Susanna Camusso: “Il futuro di un Paese non può essere fatto da eroi, ma da persone normali. Quando si indicano degli eroi, bisogna indicare persone che fanno cose straordinarie. Il premier dovrebbe ricordarsi che se gli imprenditori hanno attraversato questa crisi è perchè c’erano i lavoratori con i loro sacrifici”. La sindacalista ribadisce alcuni punti chiave: “non abbassate l’Irap alle imprese che licenziano, che delocalizzano, che non rispettano le regole. Ma a quelle virtuose”.