Fini è tornato e demolisce Alfano e NCD: senza un futuro
Gianfranco Fini, già leader della destra italiana, è tornato. La sua ultima esperienza si chiama Libera Destra ed è la prima dopo la debacle registrata con Futuro e Libertà.
Sono lontani i tempi dei risultati importanti di Alleanza Nazionale guidata dal giovane leader scelto da Almirante. E sono lontani anche i tempi di Fini cofondatore con Berlusconi del PDL. Oggi Fini parla di Alfano e della sua creatura: “Non riesco a vedere come il Nuovo Centro Destra possa avere un futuro”.
Così l’ex presidente della Camera e fondatore di Alleanza nazionale Gianfranco Fini, a margine dell’assemblea regionale di Libera Destra. Fini, pur ritenendo Angelino Alfano “un politico avveduto”, non si spiega come l’attuale ministro dell’Interno “non si renda conto che, il ruolo che ricopre all’interno del Governo è così rilevante da rendere incomprensibile alla pubblica opinione, quando finirà la legislatura, la possibilità di fare eventualmente un’alleanza con Berlusconi e Lega”.
Una posizione, quella di Alfano, “debole” dal punto di vista della percezione dell’opinione pubblica. “È – ha concluso Fini – un corto circuito”.
Fini paragona Renzi a Berlusconi
Ne ha anche per il Presidente del Consiglio Gianfranco Fini: “Mi sembra che Renzi abbia un surplus di propaganda e un deficit di politica. È perennemente in campagna elettorale”. Fini ha evidenziato che Renzi “ricorda, in certi momenti, tanto Berlusconi. Entrambi fanno ricadere la responsabilità delle cose non fatte sugli altri, facendo sempre rimbalzare la palla in tribuna”.
Fini si è espresso in modo critico rispetto alle parole pronunciate ieri da Renzi sul tema del lavoro. “In un Paese dove la disoccupazione è al 19,7 per cento e dove nel Sud si supera il 30 per cento, è risibile dire che non è vero perché negli ultimi tre mesi sono aumentati gli occupati”.