Inps: donne in pensione a 57 anni con 35 di contributi
Donne in pensione: si torna indietro, ma a condizione di una diminuzione di bonus. E’ noto come la legge Fornero abbia alzato le pensioni per uomini e donne. Drasticamente. Dall’Inps, tuttavia, arriva una vera e propria svolta per il ‘gentil sesso’: potranno andare in pensione a 57 anni con 35 anni di contributi. A patto, tuttavia, di una minorazione dell’assegno pensionistico: – 20%, addirittura.
Una circolare dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale lo afferma. E riapre lo spiraglio alla cosiddetta ‘opzione donna’ (valida fino al 31/12/2015), introdotta dal Governo Berlusconi II dieci anni fa: 57 anni di età (un anno in più per le autonome) con 35 anni di contributi. Il sistema pensionistico con cui si andrà in pensione, tuttavia, non è misto: totalmente contributivo. Si prevede, perciò, un decremento del 15/20% di pensione per uscire dal mondo del lavoro qualche anno prima. Le richieste, tra 2013 e 2014, hanno superato la soglia di 17.000. Vivo e forte è il ricordo degli esodati: non si vuole finire in quel modo.
La questione pensionistica è cosa delicata, ovvio. La parlamentare Pd Maria Luisa Gnecchi era riuscita a strappare la cancellazione delle “penalizzazioni previste dalla riforma Fornero per chi va in pensione anticipata prima dei 62 anni di età pur avendo raggiunto il requisito dei contributi (42 anni e mezzo gli uomini, 41 anni e mezzo le donne)” (da Corriere della Sera).
Daniele Errera