Donald Tusk eletto presidente del Consiglio Ue
Donald Tusk è il nuovo presidente del Consiglio dell’Unione Europea. Storico di 57 anni, polacco, appartenente all’etnia casciuba concentrata prevalentemente nella sua Danzica, ha cominciato a fare politica nel movimento Solidarnosc. Nel 2001 ha fondato il partito pro Ue Piattaforma Civica ed è stato primo ministro della Polonia dal 2007 al 2014, prima di lasciare la carica alla sua “delfina” Ewa Kopacz, attuale premier polacco, proprio in virtù della nomina europea.
Passaggio di consegne
Una cerimonia formale ma semplice, tenutasi allo Justus Lipsius di Bruxelles, ha sancito il passaggio di consegne tra il belga Herman Van Rompuy e il primo uomo politico proveniente da un paese dell’ex blocco sovietico, scelto per tenere le redini della comunità dei 28.
Il Consiglio Europeo, assemblea dei 28 capi di stato e di governo, esiste da appena 5 anni: il profilo istituzionale di questo incarico è dunque definito soprattutto dalla personalità di chi lo ricopre. Herman Van Rompuy, unico predecessore di Tusk, si è contraddistinto per le sue abilità di negoziatore.
Il suo mandato è coinciso con 5 anni disastrosi, ma in molti gli riconoscono di aver salvato l’Europa dal baratro riuscendo a convincere le maggiori economie europee sul salvataggio della Grecia, sul fondo salva-stati, sul bilancio 2014-2020 dell’Ue e, infine, sulle nuovo pacchetto di nomine.
Guardare a Est
Nigel Farage chiamava Van Rompuy “topo grigio” riferendosi al suo stile da “impiegato di banca”. Ora il leader dell’Ukip dovrà trovare altri soprannomi per Tusk. L’ex premier polacco si è sempre fatto apprezzare dai compatrioti per le sue qualità carismatiche che si sono tradotte in uno stile di governo decisionista e accentratore. Insomma, Tusk è abituato a comandare.
Centrista in economia e realista in politica estera, Tusk è ritenuto da molti un liberale in grado di trovare il giusto mezzo tra le esigenze di investimenti per la crescita e il risanamento dei conti pubblici attraverso la riduzione delle spese. La sua carta vincente, però, è la nazionalità.
La Polonia è il più importante paese di nuova adesione, la sua leadership sarà fondamentale per guidare la partecipazione degli altri paesi dell’ex blocco sovietico entrati nell’Ue. Le tensioni con la Russia domineranno ancora a lungo il panorama politico europeo e Tusk sa parlare il russo, per questo gli si perdona di non conoscere ancora sufficientemente bene l’inglese.