Sondaggi politici Tecnè: crolla la fiducia in Renzi
Sondaggi politici Tecnè: la fiducia nel governo al 31%
E’ un terremoto quello che certifica Tecnè, la fiducia degli italiani nel governo Renzi non c’è più, gli indici hanno raggiunto gli stessi livelli di altri governi che hanno attraversato lunghe fasi di impopolarità, come i governi Berlusconi. I giudizi positivi crollano del 14% rispetto a ottobre al 31%, mentre quelli negativi salgono al 66%.
Chiedendo nello specifico sulla fiducia in determinati ambiti i risultati sono ancora peggiori: solo il 20%, contro il 78%, ha fiducia nel governo sulle politiche economiche, il 13% in meno rispetto a un mese fa, e solo il 17% contro il 79%, il 19% rispetto a ottobre, nelle politiche del lavoro:
Sondaggi politici Tecnè: sono i precari e i disoccupati ad avere meno fiducia nelle politiche del governo:
Tecnè ha esaminato il livello di fiducia o non fiducia nel governo nei diversi segmenti della società.
Solo il 14% dei precari e il 15% dei disoccupati ha fiducia nella politica economica del governo, ma forse stupisce il fatto che sia al 13% tra i dipendenti privati, mentre è del 29% tra i lavoratori autonomi.
Sul lavoro la fiducia scende all‘11% tra i precari, ma anche tra i lavoratori autonomi è solo del 19%:
Sondaggi politici Tecnè: alta la fiducia nella CGIL, al 47%, elettorato diviso sullo sciopero del 12 dicembre
Molto diversi i dati sulla fiducia nella CGIL e nella sua politica del lavoro. Per Tecnè, in controtendenza rispetto ad altri sondaggi di altri istituti, la fiducia nella CGIL è altissima, ben il 47%, in particolare tocca il 73% tra i disoccupati e il 65% tra i dipendenti pubblici, e un 29% di minimo tra i lavoratori autonomi. Una discrepanza maggiore di quella nei dati sulla fiducia nel governo.
Sullo sciopero generale indetto per il 12 dicembre il campione si spacca in due, con un 47% a favore e un 45% contro. Ma è interessante la differenza tra le fasce di età in questo giudizio: il favore maggiore è tra i 45 e i 54 anni al 60%, mentre è al 57% tra i 35 e i 44 anni, forse gli anni più critici per l’argomento lavoro. Mentre oltre i 65 anni il consenso crolla al 31%.