Ucraina, Donetsk: tregua tra Kiev e i ribelli dal 5 dicembre
In Ucraina si riaccendono le speranze per la fine di un conflitto costato la vita a migliaia di persone: i separatisti filorussi dell’autoproclamata Repubblica di Lugansk e l’esercito ucraino hanno raggiunto l’accordo per un cessate il fuoco. L’Osce ha scritto sul suo sito che la tregua entrerà in vigore a partire da venerdì 5 dicembre. Il ritiro delle armi pesanti dal fronte incomincerà invece il giorno dopo. “Tutti hanno concordato in linea di principio su un totale cessate il fuoco lungo tutta la linea di contatto tra le forze armate ucraine e la Repubblica popolare di Lugansk a partire dal 5 dicembre”, ha scritto l’Osce.
Ucraina, Donetsk: sospesi gli scontri
A Donetsk gli scontri si sono fermati. Lo ha annunciato lo stato maggiore ucraino. Nella città si è combattuto aspramente fino a ieri, soprattutto intorno all’aeroporto, teatro da mesi di una battaglia che vede contrapposti l’esercito regolare ucraino e i separatisti filorussi. Andriy Lysenko, portavoce del Consiglio di sicurezza di Kiev, ha parlato di “pesanti combattimenti” che si sono protratti per tutto il fine settimana. I separatisti controllano la parte orientale della città di Donetsk, mentre il complesso dell’aeroporto è in mano all’esercito regolare.
I negoziati
L’accordo per una tregua è stato raggiunto lo scorso 29 novembre. Il generale ucraino Volodymyr Askarov, il generale Aleksandr Lentsov, capo della delegazione russa nel sud-est ucraino, e i rappresentanti dei separatisti di Lugansk hanno raggiunto un’intesa nel corso di un vertice. Andrei Purghin, uno dei leader dei separatisti, ha parlato di negoziati positivi.
La tregua del 5 settembre
Resta da vedere se e come questa nuova tregua inciderà sui combattimenti nell’est dell’Ucraina. Il cessate il fuoco di inizio settembre in alcune zone del paese non è mai stato rispettato. Dall’inizio del conflitto delle regioni orientali dell’Ucraina, circa 4300 persone hanno perso la vita secondo le stime delle Nazioni Unite. A Donetsk, la maggior parte delle persone rimaste in città vive nei sotterranei e nelle cantine, cercando riparo dagli scontri.
Immagine in evidenza: photo by US Army Europe Images – CC BY 2.0