L’Economist contro Renzi. Risale a circa due mesi fa l’articolo del settimanale inglese che prendeva posizione contro “le promesse di Renzi”. Oggi, in vista della discussione sulla riforma del Lavoro fortemente voluta dal duo Poletti-Renzi, il Movimento 5 Stelle e Forza Italia riprendono lo spunto ed attaccano l’ex sindaco di Firenze.
E’ lo stesso dl lavoro ad essere al centro di modifiche e polemiche. Anzitutto l’impianto base disegnato da Poletti è stato modificato durante le discussioni nelle Commissioni. Martedì approderà in aula parlamentare. Scelta Civica e Nuovo Centrodestra, elementi della maggioranza che sostengono Matteo Renzi a Palazzo Chigi, desidererebbero inoltre modificare ulteriormente il testo. Per non parlare del M5S.
Anche il decreto Irpef è epicentro di attacchi da parte del centro destra: esclusivamente “propaganda di Renzi” secondo più esponenti di Fratelli d’Italia (La Russa, Crosetto) e Forza Italia (Gasparri, Carfagna, Polverini). E la questione sugli 80 euro in più in busta paga (per i redditi sotto i 1500 euro) è una “misura senza copertura”. E’ necessaria, denunziano, “solo per monetizzarle in campagna elettorale”.
Grillo attacca Renzi dal suo blog: “ll M5S abolirà il fiscal compact, il pareggio di bilancio in Costituzione e vuole ridiscutere tutti i trattati che ci vincolano all’Europa”. Al contrario disegna Renzi come un fedelissimo di Angela Merkel: “il Pd non ha alcuna intenzione di rivedere questi vincoli assurdi che distruggeranno il tessuto sociale e imprenditoriale dell’Italia. La prima cosa che ha fatto Renzie appena nominato presidente del Consiglio, con 136 voti di suoi colleghi di partito alla direzione del Pd, è stata quella di andare dalla Merkel e assicurarle che l’Italia rispetterà il fiscal compact”.
Fa eco a Grillo ‘Il Mattinale’, pubblicazione vicina a Renato Brunetta (capogruppo di Forza Italia a Montecitorio), che attacca Renzi prima sul taglio Irpef e poi riprendendo le parole dell’Economist: la rivista londinese “si è accorta che Renzi è solo uno che parla, parla, parla e basta. Lo ha scritto in un articolo: Il problema più grosso di Renzi è che ha promesso una riforma al mese da qui a giugno: quella sul lavoro, sulla burocrazia e sul sistema fiscale. Ma non ha messo polpa nella scarna proposta per un nuovo contratto di lavoro, o sull’estensione a tutti del sussidio di disoccupazione. Il settimanale britannico fa a Renzi le stesse critiche che gli muoviamo noi. Quindi? Il presidente del Consiglio bluffa. E’ certificato”. Tempi duri per il premier che deve fronteggiare attacchi esogeni pericolosi, tanto quanto, il fuoco amico che potrebbe palesarsi da un momento all’altro.
Daniele Errera