Nel caos pentastellato di questi giorni, spunta la votazione per il candidato governatore del Veneto. Come riporta infatti l’agenzia AdnKronos, entro il 5 dicembre gli attivisti voteranno sul blog di Beppe Grillo (beppegrillo.it) il candidato a diventare Presidente di Regione tra una lista di dieci iscritti al Movimento. I prescelti sono: Erika Baldin, Silvana Belladelli, Jacopo Berti, Antonio Candiello, Valente Chieregato, Enrico Chiuso, Claudio Olivetti, Manuela Provenzano, Simone Scarabel, Rinaldo Verardo.
“Per i cittadini veneti questa tornata elettorale sarà un’occasione unica per scegliere una forza concreta e al di fuori delle logiche di partito- ha riferito all’agenzia un portavoce pentastellato- ma soprattutto estranea alle inchieste che coinvolgono gran parte dei politici di professione”. Quindi “il M5S si appresta ad entrare per la prima volta in Regione” per introdurre “la partecipazione e la trasparenza nei palazzi veneziani”. Dopo la votazione sul blog, inizierà ufficialmente la campagna elettorale. Il vincitore delle “regionarie” andrà infatti a sfidare in primavera il candidato e attuale governatore della Lega Nord Luca Zaia e la vincitrice delle primarie del Pd Alessandra Moretti.
Nello scorso week-end infatti gli elettori democratici hanno votato per scegliere il proprio candidato alla Presidenza della Regione. L’ha spuntata infatti “Ale” Moretti, la deputata prima bersaniana e poi renziana dopo l’ascesa al trono dell’ex sindaco di Firenze. Prima deputata, poi europarlamentare (capolista nel nord-est alle scorse europee) e adesso candidata a guidare il Veneto. Ma, ha assicurato ai suoi detrattori, in caso di sconfitta rimarrà in consiglio regionale.
Visti i precedenti, non c’è molto da crederle. In Veneto, domenica scorsa, hanno votato in 39mila (il doppio degli iscritti al Pd) rispetto ai 170mila delle primarie del 2012 che incoronarono Bersani e i 100mila per scegliere i parlamentari in vista delle elezioni del febbraio 2013. Un dato impressionante. Alessandra Moretti ha comunque surclassato gli avversari con un buon, ma non eccezionale, 66% di voti.