Italicum, la proposta di Renzi: “In vigore dal 2016”
“Se facciamo la legge elettorale si può fare eventualmente una clausola che dice che la legge elettorale entra in vigore nel 2016: noi la utilizzeremo solo nel 2018, ma va fatta subito perché altrimenti, dopo anni in cui si è promesso di fare le cose, rinviare sarebbe impossibile”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio Matteo Renzi.
“Non esiste la possibilità di un collegamento tra la riforma elettorale e quella costituzionale – ha detto il presidente del Consiglio – come se questa fosse una forma di clausola per condizionare l’entrata in vigore della legge elettorale”. “Sarebbe – ha spiegato – un atto contro la Costituzione e un emendamento di questo tipo è già stato proposto ed è stato respinto”. In ogni caso “le riforme vanno avanti con la convinzione che si sta facendo una legge elettorale efficace ma non solo: stiamo riformando il fisco, la giustizia, la pubblica amministrazione”.
La minoranza del Pd, tuttavia, nicchia. Il bersaniano Alfredo D’Attorre boccia l’idea di Renzi: “Di primo acchito mi pare una idea balzana. Qui non si tratta di ammansire il Parlamento permettendo ai parlamentari di rimanere in carica un anno in più”.