Aerei militari dell’Iran hanno condotto raid contro obiettivi dell’Isis in territorio iracheno: lo ha rivelato l’Huffington Post citando una fonte della Difesa degli Stati Uniti. “Ne siamo al corrente. Non direi che siamo preoccupati. Teniamo gli occhi aperti” ha dichiarato la fonte. Il Pentagono ha confermato la notizia, aggiungendo che non c’è stato alcun coordinamento con l’Iran.
Gli Stati e l’Iran
“Abbiamo indicazioni che l’Iran ha condotto attacchi aerei contro l’Isis in Iraq usando jet da combattimento”, ha confermato l’ammiraglio John Kirby, portavoce del Pentagono, a ABC News. Gli aerei militari iraniani non sono un pericolo per le forze della coalizione internazionale che dall’estate stanno combattendo l’Isis: per questo non sarebbe necessaria una presa di posizione diretta di Washington.
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Isis-Iran: raid nella provincia di Diyala
Aerei Phantom 4 iraniani hanno bombardato diverse aree occupate dai miliziani dell’Isis, informano i vertici militari Usa. L’Iran condurrà i raid fino a quando riterrà una minaccia per la propria sicurezza la presenza dei miliziani dell’Isis nei pressi del confine: le operazioni potrebbero durare a lungo. Teheran ha condotto raid aerei nella provincia di Diyala, una porzione di territorio iracheno vicina all’Iran, una zona diversa dunque da quella dove la coalizione internazionale sta concentrando i suoi sforzi.
Washington e Teheran si riavvicinano
Le informazioni diffuse nelle ultime ore rimettono sotto i riflettori i rapporti tra Stati Uniti e Iran e confermerebbero come Obama consideri Teheran un attore imprescindibile nella lotta contro l’Isis. Meno soddisfatti saranno probabilmente gli alleati storici degli Usa in Medio Oriente, a partire dall’Arabia Saudita e Israele, entrambi con posizioni molto rigide nei confronti dell’Iran. Il Pentagono nega che ci sia stato coordinamento tra l’Iran e gli Usa. “Non è cambiato nulla riguardo alla nostra politica in base alla quale non coordiniamo le nostre attività con gli iraniani”, ha detto Kirby.