“Alla faccia dei colleghi di lavoro morti!! Li hai uccisi ancora”. “Speriamo che i suoi compagni morti gli appaiano in sonno come incubi”. E ancora: “doveva morire lui al posto dei suoi colleghi” o “Tu saresti il primo che dovremmo abbattere”. I social networks si infiammano dopo il “sì” di Antonio Boccuzzi al Jobs Act. E su Facebook i toni si inaspriscono, assumendo le forme di insulti e vere e proprie minacce.
Boccuzzi, l’accusa dei social all’ex Thyssen
Antonio Boccuzzi, parlamentare del PD, ha la “colpa” di aver votato “sì” al Jobs Act proposto da Matteo Renzi. Una decisione che sulla rete è stata mal digerita, visto il passato del parlamentare: Boccuzzi è l’operaio scampato miracolosamente al rogo della Thyssenkrupp, in cui perirono sette suoi colleghi.
E così la rete si infiamma, e sul profilo Facebook “Noi voteremo il movimento nazionale a cinque stelle di Beppe Grillo” partono le accuse pesanti.
Solidarietà a @boccuzzi #boccuzzi per attacchi ignobili. http://t.co/H7IpZ5DilK
— Alessia Rotta (@alessiarotta) 2 Dicembre 2014
All’ex operaio Thyssen arriva la solidarietà del mondo politico. A partire da Alessia Rotta, componente della segreteria Dem, che parla di “vergognose frasi rivoltegli da alcuni militanti o pseudo tali del M5S”, persone che “altro non sono che dei vigliacchi che pensano di aggredire e ingiuriare liberamente sul web chi ha un pensiero diverso dal loro”. Sulla stessa lunghezza d’onda il senatore Pd, Stefano Esposito, che affida la propria indignazione a Facebook: “Ecco il metodo squadrista e fascista di che quel che resta del Movimento 5 Stelle” E aggiunge: “Esprimo tutta la mia solidarietà e amicizia ad Antonio Boccuzzi. Chi ti augura la morte ti allunga la vita”.