Inizia l’iter parlamentare del disegno di legge sul reddito di cittadinanza presentato dal Movimento Cinque Stelle, all’esame della Commissione Lavoro del Senato, questa mattina. In una conferenza stampa, a cui hanno preso parte anche il vicepresidente della Camera Di Maio, e il capogruppo al Senato Alberto Airola, i parlamentari Nunzia Cantalfo, prima firmataria del ddl, e Daniele Pesco hanno esposto le caratteristiche della proposta.
REDDITO A 780 EURO – Innanzitutto, il reddito di cittadinanza prevede massimo 780 euro al mese, per un totale di 9.360 euro all’anno. Saranno soldi corrisposti in funzione dell’ampiezza del nucleo familiare e non saranno né tassabili né pignorabili. Percepiranno, poi, il reddito i maggiorenni disoccupati o coloro che hanno un reddito da lavoro (o una pensione) inferiore alla soglia di povertà.
Ci sono, però, alcuni obblighi da rispettare. Tra questi, uno è l’iscrizione ai centri per l’impiego. Un altro è la disponibilità a partecipare a progetti comunali utili alla comunità per almeno 8 ore settimanali. Infine, la voglia di lavorare. Il che vuol dire che per non perdere il reddito non si possono rifiutare proposte di lavoro per più di tre volte. Ogni variazione del reddito, poi, deve essere tempestivamente comunicata dall’interessato. Una proposta, quella del M5S, che dovrebbe interessare quasi 9 milioni di italiani.
LE COPERTURE FINANZIARIE POSSIBILI – I grillini hanno, poi, anche ben chiaro come finanziare il reddito di cittadinanza, che dovrebbe costare intorno ai 17 miliardi di euro. “Strumenti e risorse ci sono”, ha spiegato il deputato Daniele Pesco, prima di illustrare la possibile copertura finanziaria della manovra, che prevede, tra le altre cose, tagli ai costi della Pubblica amministrazione (tra cui le cosiddette “pensioni d’oro”), l’aumento della tassazione sul gioco d’azzardo e per le imprese che producono gas e petrolio.
DAL M5S: “UNA GRANDE VITTORIA” – Nel M5S c’è grande soddisfazione per la proposta. “È uno dei giorni più belli della mia vita perché si porta a compimento un progetto così importante” ha dichiarato Pesco, nel ricordare che la proposta è stata discussa in rete e si è arricchita di 10 mila emendamenti, presentati dalla rete.
“È stata una battaglia”, ha affermato il capogruppo a Palazzo Madama Alberto Airola, nel sottolineare che questo provvedimento è stato negato all’opposizione per due anni.
Contento anche il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, che, precedentemente, aveva chiesto l’intervento del Presidente della Repubblica Napolitano affinché inviasse alle Camere un messaggio che sollecitasse il parlamento ad “approvare prioritariamente il reddito di cittadinanza”. Il membro del “Direttorio” ha ribadito, poi, come il provvedimento non sarà oggetto di trattativa col governo:”Se dobbiamo scambiare il reddito di cittadinanza con l’omicidio della democrazia, allora non serve più neanche quello”, ha tagliato corto il deputato grillino.
Anche sul blog di Beppe Grillo, i toni sono quelli della vittoria, con una promessa: “Il nostro impegno non si ferma al Parlamento italiano”, afferma il post Vittoria M5S: Il #RedditoDiCittadinanza si può fare, in cui viene ricordata la risoluzione presentata al Consiglio d’Europa sul reddito di cittadinanza universale, sottoscritto da altri 18 parlamentari di altri 5 paesi.