Via libera dell’Aula del Senato al diniego della richiesta di autorizzazione all’uso delle intercettazioni del senatore Antonio Azzollini (Ncd), trasmessa a palazzo Madama dalla procura di Trani nell’ambito dell’inchiesta sul porto di Molfetta.
La Giunta delle elezioni e immunità del Senato si era già espressa per il diniego.
L’inchiesta sul porto di Molfetta
Leggi cosa riguarda l’inchiesta dal nostro articolo del 7 Ottobre 2013:
Il senatore Antonio Azzollini è indagato dalla Procura di Trani per una truffa relativa ai finanziamenti di opere nel porto di Molfetta, in Puglia.
Sono state emesse due ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari dal gip del Tribunale di Trani nei confronti di un funzionario pubblico e di un rappresentante di una società di costruzioni. Entrambi sono ritenuti responsabili diassociazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, abuso d’ufficio, frode in pubbliche forniture, attentato alla sicurezza dei trasporti marittimi e reati ambientali.
Gli indagati sono sessantadue. Tra loro anche il senatore Antonio Azzollini, ex sindaco di Molfetta.
Le indagini, coordinate dalla procura di Trani, hanno accertato che per la realizzazione della diga foranea e del nuovo porto commerciale di Molfetta sono stati veicolati in favore del Comune, guidato dall’allora sindaco Antonio Azzollini, oltre 147 milioni di euro, 82 milioni dei quali sino ad ora ottenuti dall’ente comunale, a fronte di un’opera il cui costo iniziale era previsto in 72 milioni di euro.
Commento di Cappelletti del M5S
“Il Senato con il voto di Pd, Lega Nord, Forza Italia, Ncd vota no all’uso delle intercettazioni telefoniche nel procedimento penale che vede coinvolto il senatore e presidente della Commissione Bilancio Antonio Azzolini (Ncd)”. Lo denuncia Enrico Cappelletti capogruppo M5S in Commissione Giustizia di Palazzo Madama. “Azzolini – aggiunge – è indagato per per truffa allo Stato, associazione a delinquere, abuso d’ufficio, frode in pubbliche forniture, attentato alla sicurezza dei trasporti marittimi e reati ambientali nell’inchiesta che lo vede coinvolto nello scandalo sul porto di Molfetta”. “Renzi e Salvini vanno in tv a parlare di lotta alla corruzione e legalità. Tutte balle. Nei fatti in parlamento Pd e Lega vanno a braccetto per non permettere un completo svolgimento delle indagini alla magistratura, negando l’utilizzo di intercettazioni telefoniche su un senatore indagato per gravissimi reati”, spiega Cappelletti. “Solo Movimento 5 Stelle e Sel hanno votato favorevolmente all’utilizzo delle intercettazioni telefoniche”, conclude Cappelletti.