Testo Jobs Act, ecco le novità introdotte
Testo Jobs Act approvato ieri, tante le novità introdotte: modifiche all’articolo 18, estensione degli ammortizzatori sociali, regole nuove per l’Aspi, cambiamenti delle norme sui controlli a distanza, introduzione del contratto a tutele crescenti e superamento delle collaborazioni coordinate e continuative.
Jobs Act, contratto a tempo indeterminato e a tutele crescenti
È stato introdotto il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti legato all’anzianità di servizio per tutti coloro che verranno assunti dopo l’entrata in vigore della norma. L’articolo 18, dopo le modifiche, garantirà il diritto di reintegro in caso di licenziamento ritenuto illegittimo dal giudice per i licenziamenti discriminatori e in particolari casi per quelli disciplinari. Per quanto riguarda invece i licenziamenti economici, quelli derivati dalle esigenze dell’azienda, se verranno ritenuti illegittimi, il lavoratore avrà diritto ad un indennizzo. Nel caso in cui i decreti dovessero arrivare entro la fine dell’anno, il nuovo contratto potrà godere degli sgravi fiscali previsti dalla legge di Stabilità per quanto riguarda le assunzioni del 2015.
Le modifiche all’articolo 18
L’articolo 18 resta intatto per i vecchi assunti con contratto a tempo indeterminato. Cambia solo per i nuovi. I nuovi assunti potranno puntare al reintegro solo nel caso in cui il licenziamento sia di natura discriminatoria e in alcuni casi di natura disciplinare. Per quanto riguarda invece i licenziamenti di natura economica, i lavoratori avranno diritto solo ad un indennizzo: obiettivo del Governo è rendere tali indennizzi più vantaggiosi per i lavoratori che rinunceranno al contenzioso con il proprio datore di lavoro.
Attraverso l’introduzione del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, il Governo vuole ridurre le attuali forme contrattuali. E rendere tale forma di contratto prevalente rispetto alle altre in modo da superare le collaborazioni coordinate e continuative.
Flessibilità e controllo a distanza
Novità, come detto, anche per quanto riguarda la flessibilità e i controlli a distanza. È stata rivista la disciplina delle mansioni nei casi di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale: viene tutelato l’interesse del lavoratore al mantenimento del proprio posto di lavoro, della propria professionalità e delle proprie condizioni di vita limitando la modifica dell’inquadramento. Diventerà inoltre più semplice passare da una mansione all’altra con possibilità anche di demansionamento (assegnazione al lavoratore di mansioni inferiori rispetto alla sua qualifica di appartenenza). Viene poi introdotta la possibilità per l’azienda di effettuare controlli a distanza sui propri impianti e sugli strumenti di lavoro.
Jobs Act, modificata anche la Cassa Integrazione
Riformulata anche la Cassa Integrazione. In caso di cessazione definitiva dell’attività aziendale sarà impossibile autorizzare la Cig. L’intento è quello di garantire a tutti i lavoratori le stesse garanzie con un grado di tutela uniforme, il tutto legato alla storia contributiva di ogni dipendente. Verranno modificati anche i limiti temporali del sussidio di Cassa Integrazione (attualmente 2 anni per quella ordinaria e 4 per quella straordinaria). Le aziende che la utilizzeranno verranno aumentare il proprio grado di partecipazione alla Cassa Integrazione.
Viene legata alla “pregressa storia contributiva” la durata del trattamento di disoccupazione. Ne viene aumentata la durata massima (ora 18 mesi) per i lavoratori con le carriere contributive di maggior rilievo. L’obiettivo è di estendere l’Aspi alle collaborazioni, in modo tale da favorire il superamento di questa forma di contratto. Dopo aver usufruito dell’Aspi, per le persone che versano in una condizione di disagio dal punto di vista economico, potrebbe essere introdotta una ulteriore prestazione probabilmente privata di contributi figurativi.
Al fine di incentivare le assunzioni, viene istituita l’Agenzia nazionale per l’impiego. Vengono inoltre semplificate e razionalizzate le procedure per la costituzione e la gestione dei rapporti di lavoro. L’obiettivo è quello di favorire le procedure per via telematica in modo da ridurre gli adempimenti a carico di cittadini ed imprese.
La legge ed i decreti delega entreranno in vigore dal giorno successivo alla loro pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Gli esiti che avranno le novità introdotte verranno continuamente monitorati.
È un testo quello del Jobs Act così approvato che fa leva sulla “forza lavoro”. Unisce le sorti del lavoratore a quelle del proprio datore di lavoro. Entrambi dovranno remare nella stessa direzione per garantire un futuro felice all’azienda di cui fanno parte e quindi anche a loro stessi.