Mafia Capitale, Alemanno a Porta a Porta:”Ricco io? Sono più povero di prima”

Pubblicato il 4 Dicembre 2014 alle 19:14 Autore: Alessandro De Luca
Ignazio Marino gianni alemanno indagato

Dopo l’inizio delle indagini, ieri sera, l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno è intervenuto nella trasmissione Porta a Porta, dove, parte della puntata, è stata dedicata all’inchiesta della procura di Roma, intitolata “Terra di Mezzo”. Alemanno ha commentato l’affaire di Mafia Capitale, che sta facendo tremare più di un palazzo della politica romana, parlando anche della sua esperienza amministrativa sullo scranno più alto del Campidoglio.

“NEL 2013 UNA CAMPAGNA ELETTORALE COSTOSA” – “Io sono uscito dall’esperienza da sindaco di Roma più povero di quando ho cominciato”, ha commentato l’ex primo cittadino, parlando delle spese sostenute per la campagna elettorale del 2013. Una campagna amara, perché Alemanno ha perso la poltrona, vinta al ballottaggio dall’ex senatore del Pd Ignazio Marino.

“Una campagna elettorale costa tanto” ha esordito l’ex numero uno del Campidoglio, che, dati alla mano, spiega di aver speso ben 2 milioni di euro. Di questi, 1,5 milioni provengono da contributi privati, mentre il restante mezzo milione è stato messo proprio dallo stesso primo cittadino. “Ho dovuto vendere una casa e fare un mutuo”, ha proseguito Alemanno, che ha ricordato di non esser stato aiutato dal Pdl, all’epoca suo partito.

“MAI CONOSCIUTO CARMINATI” – Oltre alla campagna elettorale del 2013, però, Alemanno è stato incalzato sull’inchiesta “Terra di Mezzo”, che lo vede indagato. In attesa che la sua posizione venga chiarita, l’ex ministro dell’Agricoltura dei governi Berlusconi, si è autosospeso da Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, partito a cui è approdato l’anno scorso.Giorgia Meloni Gianni Alemanno Fratelli d'Italia

“Non ho mai conosciuto Carminati”, ha spiegato l’ex sindaco, che ha sottolineato come “c’era rivalità” con gli ambienti della destra più estrema, che mal vedevano i membri del Movimento Sociale Italiano. “Sicuramente ho sbagliato a sottovalutare la componente umana, non ho dato la giusta attenzione alla scelta della squadra mentre mi sono concentrato sulle esigenze della città” ha, poi, continuato l’ex sindaco.

Alemanno non ha, poi, nascosto, di aver ricevuto “complessivamente 75mila euro, dati alla mia Fondazione, tutti dichiarati e tracciati” da Salvatore Buzzi, il fondatore della Cooperativa 29 giugno, finito anch’egli nell’occhio del ciclone. L’ex primo cittadino, poi, è passato al contrattacco:  “Buzzi è stato cresciuto dalla sinistra e con essa ha raggiunto il massimo della sua espansione”, ha affermato Alemanno, sottolineando come “il consorzio aveva appalti già da prima e noi abbiamo cercato di ridimensionarli”.

“ROMA ANDREBBE COMMISSARIATA” – L’ex numero uno del Campidoglio dice la sua anche sulla situazione della città: “c’è un’oggettiva debolezza della politica romana”, ha ribadito Alemanno, sostenendo la necessità di un commissario per la Capitale. Una posizione, la sua, divergente da quella del Movimento Cinque Stelle, che, durante un incontro col prefetto Pecoraro, aveva chiesto lo scioglimento del comune per infiltrazioni della criminalità organizzata.

 

DOPO “PORTA A PORTA”, STASERA A “VIRUS” – “A Porta a Porta ho provato a spiegare le mie ragioni, ma soprattutto a difendere l’onore della nostra amministrazione e della destra romana”, scrive su Twitter Gianni Alemanno, che informa i suoi follower sulla sua presenza di questa sera a Virus, la trasmissione di Rai 2 condotta da Nicola Porro.

L'autore: Alessandro De Luca

Classe 1990. Laureato in Scienze politiche (indirizzo Scienze di governo e della Comunicazione Pubblica) alla Luiss Guido Carli di Roma. Giornalismo e politica, le mie passioni da sempre. Collabora con Termometro Politico da maggio 2014. Attualmente è membro di Giunta dell'Associazione Luca Coscioni.
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