Primarie: Tosi ci sarà nonostante Salvini

Pubblicato il 5 Dicembre 2014 alle 10:00 Autore: Gabriele Maestri

“Una sfida alle primarie tra me e Matteo Salvini? Certo che è possibile. Non è che ci saremmo solo noi due. Sarà una grande competizione, un’offerta ai cittadini. Che io spero molto aperta”.

Così, intervistato dal Corriere della Sera, il sindaco di Verona e segretario della Liga Veneta Flavio Tosi, spiega di non essere affatto scandalizzato dalla possibilità di vedersi schierato contro il capo del suo stesso partito.

Tosi: primarie passaggio obbligato

Le primarie, aggiunge Tosi, sono un passaggio obbligato “si vuole rimettere in piedi il centrodestra. Non c’è che un modo per ridefinire le leadership: i leader sono quelli che si confrontano nelle primarie e ottengono risultati significativi. Non puoi completare la rinascita del centrodestra a tavolino. Semmai, il grande match sarà sulle regole delle primarie: con o senza ballottaggio, e via dicendo”.

salvini e tosi alle primarie centrodestra

Tosi, Salvini, Meloni, Gelmini, Alfano, Passera…

“Spero che saremo in dieci in modo da presentare un’offerta ampia: Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Mariastella Gelmini, Angelino Alfano, Corrado Passera… Non spero però – sottolinea Tosi – che il risultato sia la sfida tra Renzi e Berlusconi, occorre cambiare il vecchio schema. Renzi ha cambiato e ha vinto, Salvini ha cambiato e ha vinto. Berlusconi potrebbe essere quello che aiuta il centrodestra a ricompattarsi, senza esserne il candidato premier”.

L'autore: Gabriele Maestri

Gabriele Maestri (1983), laureato in Giurisprudenza, è giornalista pubblicista e collabora con varie testate occupandosi di cronaca, politica e musica. Dottore di ricerca in Teoria dello Stato e Istituzioni politiche comparate presso l’Università di Roma La Sapienza e di nuovo dottorando in Scienze politiche - Studi di genere all'Università di Roma Tre (dove è stato assegnista di ricerca in Diritto pubblico comparato). E' inoltre collaboratore della cattedra di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Parma, dove si occupa di diritto della radiotelevisione, educazione alla cittadinanza, bioetica e diritto dei partiti, con particolare riguardo ai loro emblemi. Ha scritto i libri "I simboli della discordia. Normativa e decisioni sui contrassegni dei partiti" (Giuffrè, 2012), "Per un pugno di simboli. Storie e mattane di una democrazia andata a male" (prefazione di Filippo Ceccarelli, Aracne, 2014) e, con Alberto Bertoli, "Come un uomo" (Infinito edizioni, 2015). Cura il sito www.isimbolidelladiscordia.it; collabora con TP dal 2013.
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