Fa più caldo, piove di più, la vegetazione muta aspetto e i ghiacciai arretrano. La Scandinavia sta sperimentando gli effetti del cambiamento climatico. Dall’Islanda alla Norvegia, passando per la Svezia, le temperature che si alzano producono risultati spesso visibili a occhio nudo.
Temperature in aumento
In Norvegia il clima è sempre più caldo e sempre più umido. Il mese di dicembre dello scorso anno è stato il secondo più umido e l’ottavo più caldo sin dal 1900. Entro la metà del secolo la quantità di neve a cui i norvegesi sono abituati sarà sensibilmente inferiore. In Svezia, il mese di novembre appena concluso è stato segnato da temperature più alte delle medie stagionali, soprattutto al sud. Secondo i meteorologi, l’estate in Svezia quest’anno è durata circa 50 giorni in più. Anche in Islanda novembre è stato insolitamente mite: temperatura sui cinque gradi a Reykjavík, circa tre in più della media degli ultimi dieci anni.
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Eventi atmosferici estremi
In Norvegia, studi recenti hanno evidenziato come in futuro il paese sarà interessato da fenomeni meteorologici estremi sempre più frequenti: precipitazioni, nevicate. Le conseguenze rappresentano un rischio per la popolazione e un sicuro danno economico per le casse statali: esondazioni, frane, valanghe. Ecco perché gli esperti suggeriscono alle autorità di tener conto di questi elementi nella progettazione di città e villaggi.
I ghiacciai arretrano
A Oslo e dintorni, i ghiacciai si stanno sciogliendo rapidamente. Il Direttorato norvegese per le Risorse idriche e l’Energia ha registrato nel 2014 la seconda riduzione più elevata da quando vengono effettuate stime del genere: su 38 ghiacciai monitorati, 33 hanno visto ridursi le proprie dimensioni rispetto all’anno precedente. Il Gråfjell, nel distretto di Hardanger, si è ritirato di circa 120 metri negli ultimi quattordici anni. Stessa storia in Islanda: secondo i dati diffusi questa estate dalla Glacier Research Society of Iceland, il ghiacciaio di Sólheimajökull, nel sud dell’isola, è regredito di quasi 900 metri negli ultimi vent’anni.
Gli alberi e l’Islanda
La temperatura che si alza sta cambiando anche la fauna scandinava. Circa l’1,5 per cento del territorio dell’Islanda è coperto da alberi ma la percentuale è destinata ad aumentare anche grazie al governo che sta finanziando progetti di forestazione. Più alberi sul territorio significa meno erosione del suolo ma anche un settore industriale che potrebbe generare ricchezza e posti di lavoro. Attenzione alle controindicazioni, però: temperature più alte, estati più miti e vegetazione più varia porteranno anche più insetti, ad esempio, che potrebbero essere dannosi per le piante autoctone.