Cortei e criminalità: Roma si spacca sulle parole di Alfano
C’era da aspettarselo. L’intervista del ministro dell’Interno Angelino Alfano, che ieri sul Messaggero ha annunciato un imminente ‘piano sicurezza’ per Roma, ha spaccato in due la politica della Capitale. Centrodestra da una parte, centrosinistra dall’altra, dove però le posizioni in realtà sono più sfumate.
Abusivismo commerciale, prostituzione, movida. Il ministro dell’Interno ha promesso che entro breve presenterà un piano speciale per contrastare la criminalità. Alfano e Marino dovrebbero incontrarsi a giorni. Nel frattempo, raccontano, si sono sentiti per telefono.
I due sono in sintonia, tanto che Marino ha detto di essere stato lui a sollecitare Alfano: “Ho molto apprezzato le riflessioni del ministro dell’Interno che coglie in buona parte i contenuti di una accorata lettera che la scorsa settimana gli inviai”. Marino ricorda di aver chiesto spesso al governo e al prefetto “un impegno straordinario delle Forze dell’Ordine sul territorio cittadino” perché “nessuno può vincere da solo”.
Al fianco del Ministro c’è tutto il centrodestra romano, che coglie l’occasione per colpire il sindaco Marino. “È evidente che le misure adottate finora dall’Amministrazione capitolina sono del tutto inadeguate” ha dichiarato l’ex primo cittadino Alemanno, “da Sindaco ho denunciato più volte queste emergenze, sottolineando che l’Amministrazione Capitolina per affrontare la situazione ha bisogno di tutto l’aiuto dello Stato, così come sta promettendo il ministro dell’Interno Alfano. Spero che questa sia la volta buona per poter restituire a Roma un po’ del suo splendore”.
“Tocca inevitabilmente ad altri livelli amministrativi intervenire, data ormai la cronica assenza e latitanza politica e amministrativa di un sindaco palesemente inadeguato a governare Roma” ha aggiunto Sveva Belviso, capogruppo Ncd in Campidoglio.
Ma Alfano ha parlato anche della possibilità di regolamentare le manifestazioni, rilanciando l’ipotesi di chiudere il centro storico ai cortei. E su questo il centrosinistra romano ha posizioni molto diverse. L’idea non piace per niente a Sel, infatti. Ma nella giunta Marino c’è chi la pensa diversamente.
Marta Leonori, assessore al Commercio, ha dichiarato che non sarebbe male trovare altri percorsi, magari in zone semicentrali. Una soluzione, questa, che il segretario del Pd romano Lionello Cosentino non esclude a priori. Perplessa è invece la Cgil, che ricorda come esista già un protocollo che individua “sei percorsi alternativi che consentirebbero di non abusare dei soliti tracciati”. Per il sindacato però “la libertà di manifestare è costituzionalmente garantita, alcuni episodi accaduti non possono essere usati strumentalmente per portare le manifestazioni a Tor Vergata o in altre zone di periferia”.