Renzi non giocherà la partita del cuore. “Non giocherò la partita del cuore” ha scritto il premier in un post su Facebook. È una controffensiva a colpi di tweet e post quella del premier Matteo Renzi che così risponde alle critiche al decreto Irpef, sollevate nei giorni scorsi da Grillo, e alle polemiche del M5S relative alla sua partecipazione alla partita del cuore organizzata da Emergency, a Firenze il prossimo 25 Maggio.
Colpi ben assestati all’indirizzo di Beppe Grillo e dei cinquestelle. Un antipasto polemico con cui Renzi torna all’attacco prima del consueto appuntamento del “#matteorisponde” con i suoi followers su Twitter, annunciato per oggi pomeriggio dalle 14 alle 15 dallo stesso premier: “Prima della riunione sulla riforma della pubblica Amministrazione (ore 15) torniamo ai vecchi tempi?” ha chiesto Renzi ai suoi “seguaci”.
“Un bonus farsa” quello degli 80 euro in più in busta paga, aveva commentato il leader cinquestelle dopo l’approvazione del Def in Consiglio dei Ministri. Critiche che non sono piaciute affatto al premier-segretario e su cui, proprio oggi, è arrivata la risposta del diretto interessato. Non si è fatta attendere, però, la replica dei grillini: “c’è un Presidente del Consiglio in Italia che non si è tagliato un euro di stipendio e oggi incassa 16 volte la paga di un operaio. Che fa il politico da 10 anni” così il vicepresidente della Camera dei Deputati, il grillino Luigi Di Maio. Un botta e risposta destinato a continuare. Benzina sul fuoco quella di Renzi che alimenta una campagna elettorale, come quella per le europee, già abbondantemente infuocata.
E sul match di beneficenza organizzato da Emergency a Firenze Renzi incalza. “Cinque stelle mi accusa di strumentalizzare il calcio in campagna elettorale, di volere la diretta tv per conquistare voti” scrive Renzi su Facebook, rispondendo alle accuse mosse ieri dal Presidente della commissione Vigilanza Rai, il grillino Roberto Fico di “fare propaganda” in piena par condicio, in vista delle europee del prossimo 25 Maggio. “Non hanno paura di me calciatore – continua il premier – hanno paura di chi vuole cambiare l’Italia, restituire speranza, cambiare la protesta in proposta. Per questo tutti i giorni attaccano sul personale, sul pesante. Va bene, lasciamoli fare, mettiamo al sicuro ciò che non merita di essere sporcato. Io quest’anno non gioco“. Renzi non accetta l’accusa di presunta strumentalizzazione dell’evento, organizzato da Gino Strada per festeggiare i venticinque anni dell’associazione e rilancia: “grazie alla rabbia e alla paura dei grillini per la prima volta si sporca un evento come la partita del cuore che da anni unisce gli italiani. Strumentalizzare gli 80 euro, i segreti di stato, gli investimenti sulle scuole è ancora polemica politica. Strumentalizzare la beneficenza no“.
Una rinuncia, quella del premier Renzi, che arriva dopo le dichiarazioni della figlia del fondatore di Emergency, Cecilia Strada, all’Huffington Post. “L’associazione preferirebbe che i politici non scendessero in campo – ha detto la Strada – vogliamo davvero ringraziare il gesto del presidente del Consiglio, che abbiamo interpretato come un segno di attenzione non scontato. Ma, appunto, è meglio se la partita rimane lontana dalla politica” ha concluso la numero due di Emergency.