Anche gli arbitri pronti allo sciopero: 370 aggrediti in 5 anni

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Insieme ai carabinieri, sono fra le categorie meno amate di sempre, ma dall’essere poco simpatici, orbi o cornuti all’essere vittime di violenza sul campo da gioco, ne passa di acqua sotto ai ponti. Stiamo ovviamente parlando degli arbitri che, stufi dei continui e gravissimi episodi di violenza fisica subiti, minacciano uno sciopero totale se non verranno prese delle contromisure dal consiglio federale in programma per il 18/12.

Lo sciopero della categoria arbitrale vorrebbe dire uno stop di tutti i campionati federali, dalla Serie A alla terza categoria. Secondo l’Osservatorio sulla Violenza dell’Associazione Italiana Arbitri, nelle ultime cinque stagioni sono stati picchiati 370 arbitri in Italia, un numero esagerato e che vede protagoniste le categorie minori. Come spiega il presidente dell’A.I.A. Nicchi: “Tecnologia o meno, moviola o falli dentro o fuori l’area: qui c’è da risolvere il primo, vero, problema che ci insegue da anni. Non è più pensabile leggere di aggressioni ai nostri ragazzi, a giovani arbitri che ci mettono passione per svolgere un compito che deve essere educativo e richiede rispetto da parte di tutti” e dichiara fermamente: “Dalla serie A all’ultimo torneo giovanile: i nostri arbitri sono pronti allo stop perché non possiamo rimanere fermi ad aspettare il peggio…”

Effettivamente gli episodi di violenza nei confronti del direttore di gara si sono moltiplicati negli ultimi anni e uno dei più violenti è accaduto proprio nell’ultimo fine settimana durante l’incontro Real Quadrelli – Trevi – Prima Categoria Umbra – dove l’arbitro donna Proietti è stata colpita allo zigomo da un pugno di un giocatore della squadra. Il calciatore in questione è Rawlings Narciso Egwu che, secondo il rapporto, sarebbe stato colpo da un vero e proprio raptus di violenza: prima di aggredire il direttore di gara ha steso con un calcio in volto un avversario, Danilo Fastellini, il quale ha riportato fratture del naso e delle orbite oltre a due denti rotti. Egwu, squalificato fino al 2019, si è difeso: “In campo e fuori non ho mai fatto male a nessuno anzi, in genere sono sempre io a prenderle. Non lo avrei mai fatto volontariamente, il calcio per me è un divertimento. Stavo correndo verso la mia porta, l’altro si è chinato e io l’ho colpito senza volerlo con il ginocchio. Quando ho abbassato lo sguardo era caduto a terra, ma, ripeto, non l’ho proprio visto. Mi dispiace molto si sia fatto così male. Ho subito cercato di scusarmi con lui ma non c’è stato modo. Domenica sera dopo la partita sono andato al pronto soccorso, ma non sono riuscito a incontrarlo. Vorrei vederlo, sincerarmi delle sue condizioni e chiedergli scusa.” Ovviamente il referto dell’arbitro – riportato di seguito – è completamente diverso.

Ora bisogna soltanto sperare che la federazione prenda dei provvedimenti seri e rapidi per contrastare la violenza ed il presidente della FIGC Tavecchio ha già rassicurato Nicchi che, comunque, non tollererà che la sicurezza delle giacchette nere venga messa ulteriormente a repentaglio.

Ecco il comunicato ufficiale del giudice sportivo umbro in merito ai fatti di Real Quadrelli – Terni: