Matteo Renzi lo ha chiamato in causa durante l’assemblea del PD di ieri: “”Noto un certo richiamo all’Ulivo molto suggestivo e nostalgico. Ricordo cosa diceva l’Ulivo sul bicameralismo e sulla legge elettorale, quello che non ricordo è come si possa aver perso 20 anni di tempo senza aver realizzato le promesse delle campagne elettorali. Noi allora stiamo realizzando quelle promesse”. Più che una rottamazione, un messaggio preciso rivolto a chi vorrebbe un ritorno alle origini, mettendo i bastoni tra le ruote al nuovo corso.
Ma c’è chi ha vissuto le vicende uliviste dall’interno, seguendo e sostenendo da vicino il creatore di quel progetto, l’ex premier Romano Prodi. E così Sandra Zampa ed Arturo Parisi, due tra i più stretti collaboratori del Professore, approfittano dell’occasione per ricordare l’importanza del progetto ulivista.
Parisi: Ulivo era un sogno
“Nella mia agenda politica e in quella di una parte importante della mia generazione, Ulivo è il segno di un progetto e di un sogno“, sottolinea Arturo Parisi – intervistato da La Stampa – uno dei fondatori del progetto che portò Prodi a trionfare contro il centrodestra alle elezioni del ’96. Ma respinge le accuse di fallimento: “Il tempo lo ha perso l’Italia. Anni preziosi che non tornano più. Dire che sono stati gli anni dell’Ulivo è un’altra cosa”.
Parisi condivide con Renzi sulle analisi della sconfitta: “un sogno sconfitto a causa degli errori e delle divisioni del centrosinistra”. Tuttavia, rivendica il significato profondo del progetto: “Ulivo è allo stesso tempo il nome di una battaglia ininterrotta, portata avanti con fatica dentro le divisioni del centrosinistra”.
Sul new style del centrosinistra, Parisi ha qualche dubbio: “Anno zero? Basterebbe da sola la presenza di Berlusconi come controparte di un nuovo patto costituente per dimostrare che purtroppo siamo ancora dentro la stessa vicenda”. E sull’attuale premier aggiunge: “La battaglia che Renzi si trova a combattere è in gran parte la nostra. Spero possa avvantaggiarsi delle nostre vittorie e riscattare le nostre sconfitte”.
Zampa: Renzi premier grazie a Prodi
Sui meriti dell’Ulivo nell’attuale leadership di Renzi si esprime anche Sandra Zampa, portavoce dell’ex presidente della Commissione Europea, intervistata da Repubblica: “Il disegno ulivista ha trasformato la cultura politica di questo Paese, ha portato bipolarismo, contendibilità e competizione. Se Matteo Renzi è dove è lo deve a questo”. E al premier che dice di voler portare avanti le idee uliviste, risponde: “Lo prendo in parola, lo dimostri. Io credo che ci metta buona volontà, ma che ci voglia più fatica nel confronto. E penso che debba rendersi conto che ci sono renziani più renziani di lui che gli fanno molto male”.
La Zampa, come Parisi, condivide il giudizio di Renzi sulle cause dei problemi occorsi al progetto ulivista. L’autrice di I tre giorni che sconvolsero il PD – il libro che parla dei 101 che affossarono l’ascesa di Prodi al Quirinale – non usa mezzi termini: “Quando dice che a uccidere quel progetto sono state le nostre divisioni, ha ragione”. E aggiunge, con una stoccata: “Me li ricordo, quelli che sghignazzavano in faccia ad Arturo Parisi perchè credevano che il Pd non sarebbe mai nato”. A chi si riferisce? “A chi ha fatto fallire due governi regolarmente eletti. Penso a D’Alema, o a Bertinotti“.
Nonostante tutto, per Sandra Zampa l’Ulivo è stato un’esperienza che “ha prodotto più democrazia e più cultura di governo, ha fatto crescere il centrosinistra. E deve servire da monito a chi pensa che ci si possa di nuovo abbandonare ai distinguo e che dalle divisioni possa nascere qualcosa di meglio”. Un riferimento alla minoranza dissidente: “Non credo che sia bene dividere. Se questo governo va a casa consegniamo per la centesima volta una sinistra incapace di stare insieme e governare a un orizzonte che più drammatico di così non si può”.