Veneto: polemiche sul sindaco di Scientology, Loris Mazzorato
Gli abitanti di Rasana, comune di diecimila abitanti in provincia di Treviso, hanno un sindaco che si è da sempre proclamato seguace della filosofia religiosa di Scientology. Si tratta di Loris Mazzorato, cinquanta anni, fedelissimo.
Un venetista decisamente atipico che ha proclamato di basare la sua amministrazione sui principi della nota setta, oltre che quelli della sua vita.
Sindaco Mazzorato “Con Scientology ho iniziato a 13 anni”
“Ho cominciato a conoscere Scientology quando avevo 13 anni, aderivano anche i miei genitori. Oggi ne ho 50, il codice etico è valido e mi ispira nell’attività amministrativa” ha dichiarato Mazzorato in un’intervista al Corriere del Veneto. Loris si vanta di essere l’unico sindaco della sua regione a seguire i precetti di questo movimento, i quali sono stati da lui applicati in diverse occasioni e battaglie politiche.
“Non scendere mai a compromessi con la tua realtà” è ad esempio la regola che Mazzorato ha seguito quando non ha ritenuto giusto che i suoi cittadini pagassero la Tares, la nuova tassa comunale. “L’obiettivo è tenere al centro il cittadino: massacrarlo con tutte queste tasse è la negazione. E questa è la regola che tutti i politici dovrebbero avere e che Scientology mi ha insegnato. Ma se mi guardo intorno, vedo pochi capaci di rispettarla fino in fondo”.
Il sindaco di Scientology in ‘Resana si muove’
Secondo il primo cittadino tali principi sarebbero condivisi da tutti a Rasana, ma la polemica scoppiata qualche giorno fa non ha confermato questa idea. Lo scorso 10 dicembre infatti, in occasione della giornata mondiale per i diritti umani, Mazzorato ha organizzato un evento in collaborazione con “Gioventù per i diritti umani”, un’organizzazione legata proprio a Scientology, scatenando diverse critiche e reazioni da parte dei rasanesi. Oltre alle accuse di scarsa trasparenza – dal momento che molti non erano a conoscenza della provenienza dell’organizzazione – e quelle di anteporre i propri interessi a quelli della collettività, si sono aggiunte le provocazione di alcuni ex avversari politici come Matteo Bosa, il quale aveva sfidato l’adepto del movimento di Hubbard alle scorse elezioni di maggio concorrendo nella lista “Resana si muove” appoggiata dal Pd: “La credenze settarie del sindaco non rispecchiano l’anima del nostro paese”, ha dichiarato Bosa.
Ma agli attacchi Mazzorato ha risposto seguendo con coerenza i precetti della sua religione, i quali gli impongono di “non sminuire mai se stesso”. Piuttosto, ha ricambiato le accuse sostenendo che quelli del Partito Democratico non abbiano la sua stessa apertura mentale: «Andassero a togliere erbacce dai fossi», è stato l’invito del sindaco per Bosa e i suoi.