Deve averlo preso come un tentativo di marginalizzazione Raffaele Fitto, attualmente il più importante membro di Forza Italia ad essere in disaccordo con Silvio Berlusconi, leader maximo FI. Infatti alcuni dirigenti forzisti avrebbero chiesto a Fitto di candidarsi in Puglia come Governatore. Addirittura senza primarie. Secca la risposta dell’ex Presidente della Puglia: “Non sta né in cielo né in terra”.
Fitto, la nota di Matteoli
Scrive in una nota Altero Matteoli (già Ministro nei Governi Berlusconi ed attualmente dirigente di Forza Italia): “il Comitato per le Regionali che mi onoro di presiedere, dopo aver vagliato la situazione politica in Puglia in vista delle elezioni regionali in programma nella prossima primavera, ha ritenuto che il miglior candidato di Forza Italia e del centrodestra sarebbe l’onorevole Raffaele Fitto”. Matteoli punta sul consenso ottenuto da Fitto alle scorse elezioni europee: ben 284.547 preferenze. Conclude, quindi, affermando: “anche a nome degli altri componenti del Comitato i capigruppo Paolo Romani e Renato Brunetta, il senatore Denis Verdini, gli onorevoli Giovanni Toti e Sestino Giacomoni di valutare la sua candidatura a presidente della Regione Puglia, nella certezza che egli ha tutte le potenzialità per vincere una battaglia difficile ma di grande valenza politica. Gliene saremmo grati ma lo sarebbero di più i pugliesi”.
La replica di Fitto
Fitto, da mesi in contrasto con Berlusconi sulla riorganizzazione del partito, deve aver pensato che la nota nascondesse un esilio ed ha risposto per le rime: “possibile che non lo si capisca? Possibile che si insista a proporre una mia candidatura che non sta in cielo né in terra? Ripeto fino alla noia: qualunque scelta che escluda il coinvolgimento diretto dei cittadini è un errore drammatico”, rinviando quindi alle primarie, metodo che nel centrosinistra ha funzionato più che bene.
Daniele Errera