Massimo Moratti torna a parlare dell’Inter da New York, a margine di un evento benefico che ha visto anche la partecipazione di Javier Zanetti, vicepresidente del club nerazzurro. L’ex proprietario usa i toni forti per commentare il particolare momento dell’Inter e lancia qualche frecciatina al volto nuovo del calcio italiano, il tycoon indonesiano Erick Thohir.
BRAVO MILITO – Il giorno dell’addio di Diego Milito dall’Inter, il popolo nerazzurro ha pianto: nessuno potrà mai dimenticare quanto ha fatto il bomber argentino nel 2010, l’anno del triplete. Più di qualcuno poi, aveva duramente contestato la scelta del club di lasciarlo tornare in Argentina perché considerato ‘troppo vecchio per l’Inter dei giovani di belle speranze’. Nonostante i suoi trentacinque anni suonati però, Milito continua a segnare e se il Racing Avellaneda ha vinto il titolo, è soprattutto per merito suo. “Sono felice per Diego” confessa Moratti, che poi manda un messaggio forte ma sincero a chi ha preso il suo posto all’Inter: “Uno come lui non doveva assolutamente partire, doveva rimanere”. Alla faccia della diplomazia.
PIAZZA PULITA – Moratti, ora che non è più nemmeno presidente onorario del club, è ufficialmente tornato a fare il tifoso dell’Inter. Non che prima non lo fosse, però il suo ruolo gli impediva di lasciarsi andare a frasi da dire al bar con gli amici. “Questo non dovrei dirlo perché sono stato presidente” premette l’ex proprietario, “ma io cambierei tutta la squadra, non risparmierei nessuno”.
Parole durissime, rivolte al giovane Thohir che non ne vuole proprio sapere di spendere un centesimo nell’Inter. Infine, qualche parolina su quel Mario Balotelli, prima coccolato e poi venduto al miglior offerente: “Mario è in club fortissimo, deve esprimere lì tutto il suo valore”.