All’indomani dell’incontro tra Matteo Renzi e Romano Prodi, che molti vedono come uno dei potenziali successori di Napolitano al Colle, l’ex segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani approva le scelte del presidente del Consiglio sul tema “Quirinale”.
Bersani: “Sul Quirinale, Renzi usa il metodo già proposto da me”
Intervistato da Lettera 43, all’ex numero uno del Nazareno piace l’idea ribadita, ieri sera, dal ministro Maria Elena Boschi, a Porta a Porta, che prevede un nome condiviso in casa ‘dem’ e il confronto con le altre forze solo in un secondo momento. “Mi sembra che Matteo stia usando quel metodo che io avevo proposto: cioè partire da una candidatura per il Quirinale di tutto il Pd”, ha affermato Bersani, che è uno degli esponenti di punta della minoranza “antirenziana”.
Per l’ex ministro dei due governi Prodi, dunque, l’impressione è che “si stia procedendo sulla strada giusta”, perché “questo è l’unico metodo possibile per l’elezione del capo dello Stato”. “Nel sistema di grande frammentazione nel quale ci troviamo occorre creare un meccanismo gravitazionale, attorno al quale far convergere la scelta del candidato”, ha ribadito Bersani, che non ha nascosto la sua soddisfazione per l’incontro tra Renzi e Prodi di ieri.
All’ex leader di Italia,Bene Comune, poi, non dispiacerebbe eleggere il Professore, anche se ciò potrebbe comportare un’elezione a maggioranza. “Beh, bisognerà farsene una ragione”, ha commentato Bersani l’eventuale rottura del Patto del Nazareno tra Partito democratico e Forza Italia. Del resto, l’ex segretario non ha mai gradito l’idea di una collaborazione con il centrodestra a livello parlamentare e un anno e mezzo fa tutte le aveva provate pur di non arrivare a questa soluzione.
Nei giorni precedenti, le stoccate al premier
Comunque, se sul tema Quirinale il vecchio e il nuovo inquilino del Nazareno appaiono essere d’accordo, Bersani non aveva rinunciato a lanciare, nei giorni precedenti, stoccate nei confronti del premier. “Non da tutti i pulpiti si possono accettare le prediche”, aveva commentato l’ex governatore dell’Emilia-Romagna la richiesta di “lealtà” che l’ex sindaco di Firenze aveva fatto alla minoranza Pd. Ancora, l’ex ministro aveva dichiarato di preferire il Mattarellum all’Italicum, ricordando che il “Pd è figlio dell’Ulivo e non una fusione tra modernizzatori e cavernicoli”. Infine, Bersani si era scagliato anche contro “la politica fatta di sola comunicazione”, sostenendo che è necessario vincere “con le proprie idee” e sulla base di un “asse capace di rappresentare una guida per il paese”.