I disoccupati al centro del discorso di Papa Francesco
Presso Piazza San Pietro, Papa Francesco I saluta i fedeli raccolti. E torna su un argomento più volte messo in evidenza: la lotta alla disoccupazione. Gli operai della società Lucchini (Piombino, Toscana), che stanotte interromperanno la lavorazione della ghisa, hanno mandato un video al pontefice che ha risposto manifestando la sua solidarietà.
“Ieri ho ricevuto un video-appello dagli operai della Lucchini di Piombino inviatomi prima della chiusura dell’altoforno e che mi ha davvero commosso. Sono rimasto triste”, ha confessato. Una classe della popolazione da sempre nel cuore del pontefice argentino. Si ricordi, su tutti, il Te Deum di fine anno 2013, quando chiese asilo per i rifugiati ed aiuti per i disoccupati. Rivolgendosi, ancora ai lavoratori della Lucchini, ha detto: “cari operai, cari fratelli sui vostri volti era dipinta una profonda tristezza, la preoccupazione di padri di famiglie che chiedono solo il loro diritto di lavorare per vivere dignitosamente e per poter costruire, nutrire ed educare i propri figli, siate sicuri della mia vicinanza e della mia preghiera”. Poi l’appello a non scoraggiarsi: “il Papa è accanto a voi e prega per voi, affinché quando si spengono le speranze umane rimanga sempre accesa la speranza divina che non delude mai”.
Francesco I ha, poi, concluso abbracciando metaforicamente i lavoratori a breve disoccupati: “vi abbraccio fraternamente”. Quindi si è appellato ai dirigenti dell’azienda toscana: “vi chiedo di compiere ogni sforzo di creatività e di generosità per riaccendere la speranza nei cuori di questi nostri fratelli e nel cuore di tutto le persone disoccupate a causa dello spreco e della crisi economica. Per favore aprite gli occhi e non rimanete con le mani incrociate”.
Daniele Errera