La Camera vota la fiducia al decreto lavoro, 344 sì e 184 no
La Camera vota la fiducia al decreto legge Lavoro con 344 sì e 184 no. Passa, quindi, la versione del testo modificata in Commissione dal Pd e accettate a denti stretti dal Nuovo Centrodestra e Scelta Civica.
“Il governo aveva approvato un decreto con un testo o un contenuto al quale noi avevamo dato 10 e lode, era bellissimo. La sinistra del Pd ha fatto fare correzioni che non abbiamo condiviso sul decreto che rimane comunque un passo avanti rispetto alla riforma Fornero”, ha spiegato Alfano riguardo al provvedimento sul mercato del lavoro. Il leader Ncd ha quindi confermato il pieno appoggio al governo di Matteo Renzi.
“Noi – ha detto infatti – siamo a sostenere un cambiamento contro tutti i frenatori che magari stanno in un determinato pezzo del Pd e siamo anche molto diversi da quelli che non sono nè carne nè pesce come Forza Italia che non sono buoni per fare opposizione perchè non hanno argomenti e non sono dentro al governo e non riescono a incidere”. “Andremo avanti nel cambiamento a sostegno convinto a questo governo – ha poi ribadito – riteniamo sia la soluzione migliore per portare avanti la riforma delle istituzioni, della legge elettorale e il cambiamento del mercato del lavoro”.
Il ministro degli Interni, tuttavia, ha garantito pieno appoggio al decreto anche al Senato, dove i numeri del governo sono ben più risicati : “L’esecutivo non corre rischi dal passaggio in Senato del decreto lavoro”.
Critico il commento del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni: “La politica fa spettacolo mentre i disoccupati cercano lavoro – ha detto il leader Cisl -. Quando la politica si intromette in questioni che non la riguardano fa pasticci”. Invece, aggiunge, “il Governo farebbe bene ad affidare al buon senso delle parti” la questione.