“Nel 2014 il mercato non ci è stato favorevole, tuttavia abbiamo portato in Borsa Fincantieri e Rai Way, quest’ultima ci ha dato grande soddisfazione. Per il 2015 abbiamo in cantiere Poste, Enav e probabilmente Fs. Prima però collocheremo un’altra quota di Enel”. Lo annuncia al Messaggero, il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, secondo cui “presumibilmente si tratterà del 40% di Poste, del 49% di Enav e di una partecipazione non lontana dal 40% di Fs”. Padoan conferma che l’obiettivo sono 10 miliardi ma “naturalmente – avverte – dovremo fare i conti con il mercato. Ma siamo fiduciosi”.
Il debito, spiega il ministro, “crescerà ancora, probabilmente per buona parte del 2015. Solo nel 2016 la curva del debito comincerà a cadere in modo significativo. E poichè la crescita è il fattore determinante nel processo di riaggiustamento, fino a quando il Pil non avrà riconquistato stabilmente il segno più è impensabile che si riesca a migliorare significativamente la situazione» ma «gli italiani avranno più soldi in tasca”.
Gli 80 euro, spiega, “visto che in busta paga ci saranno anche negli anni a venire, qualche effetto lo produrranno. Ne sono certo. Per non parlare del fatto che inciderà non poco anche il taglio dell’Irap sul lavoro”. Tuttavia, aggiunge, “non ho mai detto che la crescita sia la sola via, ci muoviamo anche in altre direzioni. A esempio in quella della valorizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato. O del collocamento in Borsa di quote importanti di partecipate pubbliche”. Il ministro non si mostra preoccupato per la situazione greca: “È diversa da quella del 2010-2011, Tsipras ha detto parole responsabili”.