Denis Verdini come uomo-contatto fra Renzi e Berlusconi. E’ cosa nota. Del tutto nuovo, adesso, è proprio la modifica del patto fra i leader del Partito Democratico e Forza Italia. Il ‘patto del Nazareno bis’, se volessimo denominarlo. Oggetto dell’incontro con Luca Lotti, braccio destro del segretario Pd /Presidente del Consiglio, e direttamente con Renzi, è la legge elettorale, l’ Italicum.
“Non possiamo votare adesso l’Italicum, altrimenti si andrà alle elezioni immediatamente”. Questo il paradigma forzista negli ultimi tempi. Berlusconi vuole rimandare più in avanti le elezioni politiche per via di più ragioni, una delle quali è la sua interdizione dai pubblici uffici per due anni nell’ambito del processo Mediaset. Le resistenze interne di Fitto e di Brunetta, tuttavia, verranno superate: l’incontro Verdini-Pd è servito a sancire questo passaggio. L’ Italicum verrà votato addirittura prima delle elezioni per il Capo dello Stato, gennaio/febbraio 2015.
L’ Italicum, tuttavia, cambia radicalmente un’impostazione di base, ma non di contenuto: entrerà in vigore dal settembre 2016. Niente elezioni da qui ad un anno e mezzo, quindi. Anzi, due anni e più: infatti il primo periodo utile sarebbe la primavera 2017. Renzi dovrà rispettare il patto oppure si volerà alle urne col proporzionale puro. L’obiettivo di Berlusconi è il logorio di Renzi e il rientro dell’exploit di Salvini come leader nazionale del centro destra: un ritorno al futuro visto che è il leader di Forza Italia la prima donna del fronte anti-Renzi.
Daniele Errera