Raffaele Fitto scrive a Berlusconi, e dal suo blog ribadisce di nuovo il suo no alla candidatura in Puglia: “Ho il dovere, una volta per tutte, di ribadire pubblicamente quello che ti ho già più volte spiegato in privato: la mia ricandidatura in Puglia non c’è e non ci sarà. Dunque, perché continuare con balletti senza costrutto?”.
L’ex governatore pugliese torna ad attaccare il Cav sulla questione delle primarie: “Anziché fare esercizi tattici nei miei confronti, insieme ai tuoi così saggi consiglieri faresti meglio a considerare un fatto nuovo, che porta ulteriore acqua al mulino delle mie tesi. In base all’election day appena deciso, le elezioni regionali non si terranno a marzo, bensì a maggio, due mesi più avanti. Ergo, non c’è più nessuna ragione per dire, che è impossibile tenere le primarie”.
E continua: “Le primarie sono, ad oggi,il più valido strumento di mobilitazione di energie e idee, in una competizione libera e aperta, che farebbe un gran bene al centrodestra in tutte le regioni interessate al voto. E propongo di tenerle nel mese di febbraio . A meno che non si preferisca seguire la strada fallimentare già scelta in Emilia e Calabria: arrivare in ritardo con candidature decise in una stanza, annunciate via comunicato stampa, costringendo i candidati presidenti a una corsa ad handicap, perché privi del necessario slancio popolare iniziale”.
Fitto rimane critico, anche sulle soluzioni per il rilancio del centrodestra, che in questo momento appare in crisi e spaccato: “Non intendo – aggiunge – iscrivermi né a Forza Matteo 1 (Renzi) né a Forza Matteo 2 (Salvini), ognuno dei quali, peraltro, fa benissimo il proprio mestiere. Siamo noi che non lo facciamo più: il nostro compito è quello di fare tutto il possibile per invertire la rotta e contribuire a dare al nostro centrodestra un futuro e una prospettiva”.