Renato Brunetta e Denis Verdini, entrambi di Forza Italia, hanno profili e ruoli molto diversi ma da tempo sono assoluti protagonisti della vita interna al partito di Berlusconi.
Si è parlato di una distanza accentuata tra i due. A fare chiarezza è il capogruppo alla Camera di Forza Italia intervistato da Monica Guerzoni per il Corriere della Sera.
Renato Brunetta dice di Denis Verdini: “Non credo che voglia andarsene e sarebbe una iattura per Forza Italia” ma “la cosa più atroce che i nostri elettori ci dicono è che non abbiamo una linea e non siamo né carne né pesce. Siamo schiacciati tra Renzi che ha bisogno di noi, ma non ci ama, e la Lega, che accumula consensi a nostre spese”.
Brunetta: con Verdini nessuna questione personale
Renato Brunetta alla domanda se tra lui e Verdini sia ormai una questione personale, replica: “Assolutamente no. Io ho sempre avuto totale sintonia con Verdini, quando faceva il falco. Ho problemi con lui da quando si è messo a fare il colombaccio”.
Brunetta spinge per Giuliano Amato al Colle
“Prima il voto sul Quirinale e poi le riforme – afferma quindi Brunetta – è la linea di Berlusconi ed è l’unica linea logica”. “Il più bravo di tutti – dice proponendo un nome per il Colle – si chiama Giuliano Amato. Doveva fare il premier al posto di Letta e qualcuno, all’ultimo, ha cambiato idea” mentre sul capo dello stato Giorgio Napolitano dice che “gioca sulle date, le dimissioni si danno, non si annunciano”.
Brunetta: non si trasformi Patto Nazareno in fine FI
Alla domanda se per quanto riguarda il Colle Renzi rischi, Brunetta osserva che “il clima che si è instaurato con lui alla Camera è pessimo, anche nel Pd. Basti vedere le posizioni di Civati, Bindi, Fassina e altri”. Sul patto del Nazareno, Brunetta avverte: “Quello non è un contratto, nessuno sa cosa sia”, “io non accetto che si trasformi nella fine di Forza Italia”, “a volte, forse, esagero un po’” concede infine, ma “io – rivendica – sono l’unico a fare opposizione”.