“Ma Renzi chi crede di prendere per il c? Siamo nelle mani di folli sotto gli occhi di un presidente della Repubblica tremebondo che ha tradito la Costituzione”. Durissimo attacco di Beppe Grillo sul proprio blog, all’indomani del via libera alla Legge di Stabilità. Il leader del M5S ne ha per tutti, da Renzi e Napolitano sino al ministro Poletti, contro il quale lancia l’hashtag “#PolettiDimettiti subito”
Grillo e la Legge di Stabilità
Duro il comico genovese nei confronti delle modalità di voto per la Legge di Stabilità: “Votare di notte come i ladri con un presidente del Senato senza dignità un testo con parti addirittura mancanti. Ieri notte è andata in onda l’ennesima pagliacciata di una repubblica in mano a golpisti e tangentari”.
Il leader M5S ne ha per tutti: “Il Parlamento va sciolto e bisogna andare a nuove elezioni al più presto”. Il giudizio sulla Legge di Stabilità è perentorio: “I cittadini dovranno subire una legge finanziaria che li massacrerà di tasse senza che il contenuto sia discusso e neppure scritto. Questa è dittatura con la vaselina”.
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— Beppe Grillo (@beppe_grillo) 20 Dicembre 2014
L’attacco a Poletti
Grillo ne ha anche per il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, linkando al suo blog una nota del deputato 5 stelle, Massimo Baroni: “Non sono solo foto, quelle in cui il braccio imprenditoriale della mafia capitale, Salvatore Buzzi, viene ritratto insieme al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. C’è un appalto”. La critica di Baroni è senza mezzi termini: “Poletti era presidente della Legacoop, ma non si è accorto di nulla. Ora è il ministro del Lavoro e non si è accorto dell’appalto dato con l’avallo del suo ministero alla cooperativa di Buzzi. Poletti, forse, non si è accorto neanche di essere un ministro. Poletti deve dimettersi, per restituire un minimo di dignità all’istituzione che rappresenta”.
Nient'altro da aggiungere
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Arriva a stretto giro la replica, da fonti ministeriali, che bollano le notizie che parlano di “‘affidamento diretto’ alla cooperativa” come false e strumentali. Dopo aver elencato le procedure per gli adempimenti relativi alle gare di affidamento di servizi e ripercorrendo l’iter dell’appalto per la pulizia delle sedi di via Flavia e via Fornovo a Roma, il ministero conclude la nota sottolineando di attenersi alle decisioni della magistratura.