Dopo l’approvazione del Senato, con annessa fiducia, la Legge di Stabilità, oggi si passa alla Camera. Gli emendamenti presentati sono in tutto 130. L’esame del maxi-emendamento dovrebbe iniziare intorno alle 18.30 mentre il voto finale, sui cui il governo non vorrebbe porre la fiducia, arriverà probabilmente domani. Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ostenta ottimismo: “Abbiamo dimostrato all’Ue di essere affidabili”.
Lo storico dissidente Pd, Pippo Civati, attacca: “È record: 33 fiducie in 300 giorni. Una ogni 9 giorni. Praticamente ogni settimana. L’ultima all’alba di ieri (alle 4.45 circa), in un Senato con molti assenti, sfibrato dall’attesa durata tutto il giorno del testo su cui votarla questa fiducia. Un testo che, si può dire, nemmeno conosceva nella sua edizione finale e che ha votato sulla fiducia. Appunto”. Vediamo velocemente le misure contenute nella Finanziaria.
Imu e Tasi
Bloccato l’innalzamento del tetto al 6 per mille (dall’attuale 2,5) per le tasse sulla casa. Confermato il credito di imposta per i lavori di recupero abitativo e di efficientamento energetico con detrazioni rispettivamente al 50% e al 65%.
Gli 80 euro diventano per sempre. Confermato il bonus bebè
I famosi 80 euro in più al mese, che tanta fortuna hanno portato al premier, diventano stabili e “per sempre”, per tutti quei dipendenti che non raggiungono un reddito annuo lordo di 24mila euro. Nella forbice tra 24 e 26mila, il bonus opererà ma in maniera ridotta.
Tfr un busta paga per chi vuole
Una novità contenuta nella Legge di Stabilità è la possibilità, per chi lo riterrà opportuno, di chiedere un’anticipazione sul Tfr. La misura, finalizzata ad aumentare la liquidità nelle tasche dei lavoratori coprirà il periodo 1° marzo 2015-30 giugno 2018 e le quote maturate nel medesimo periodo.
Per quanto riguarda la tassazione, le quote di Tfr anticipate sono sottoposte alla tassazione Irpef ordinaria, anziché alla tassazione separata Irpef prevista per i trattamenti di fine rapporto.
Fondi pensione, aumentano le tasse
Dal precedente 11,5% all’attuale 20%: le tasse sui fondi pensioni aumentano bi ben 8,5 punti percentuali. Sotto questo aspetto, nasce il credito d’imposta del 9%, con tetto di 80 milioni, per i Fondi pensione che investiranno in economia reale.