Pierluigi Bersani, ex segretario del Pd e candidato premier nel 2013, torna a parlare. Intervistato da Lucia Annunziata a In mezz’ora, Bersani affronta subito la questione del presidente della Repubblica: “Bisogna trovare una figura di garanzia, che sappia tenere il volante perché siamo ancora nelle curve”. “L’avvitamento tra crisi sociale e democratica c’è e il meccanismo democratico non è in grandissima salute. Dobbiamo cercare una figura della massima autorevolezza – ribadisce – e che oltre a essere per bene deve anche essere una persona autonoma e fedele solo alla Costituzione. Non lavoriamo per soluzioni che abbiamo il carattere della partigianeria e nemmeno per soluzioni stravaganti. Non facco esempi tipo un narratore, uno scrittore o altro, quella è una responsabilità seria e impegnativa”. Ad ogni modo “non è un tratto dirimente o esclusivo, ma non guasterebbe una personalità che conoscesse l’economia. Avremo davanti un paio d’anni ancora complicati”.
Per quanto riguarda l’area politica di provenienza, l’ex segretario è netto nello smentire preclusione su un nome Pd. “Credo che non sia immaginabile una figura ostile ai valori della sinistra e del centrosinistra, ma in questo grande ambito non sono accettabili preclusioni di nessun genere. Va bene cattolico, laico, va bene tutto, purchè cui siano caratteristiche per tenere il volante di un Paese che deve essere guidato e rasserenato”. Un cenno amaro, infine, ai fatti dell’aprile 2013: “Si disse quella volta che cavallo azzoppato andava eliminato. E quel cavallo ero io. Meglio essere un cavallo che un asino”.
Su Matteo Renzi il giudizio è positivo ma con riserva. “Renzi è come una macchina da Formula Uno. Son quelle macchine da corsa che hanno tanta potenza, ma la potenza va scaricata a terra, sulla strada e non disperderla. Se posso dare una man dico che questi suoi modi efficaci devono collegarsi di più alla realtà”. Per Bersani “ci sono stati successi, si sono fatte cose giuste e veramente buone, anche nella legge di stabilità. Però ci sono anche delle criticità”.