Il 2014 si chiude male per il popolo delle partite Iva. Il maxi emendamento alle legge di Stabilità introduce delle novità che non saranno gradite ai liberi professionisti, i quali utilizzano i social network per esprimere il loro disappunto.
Nel maxi emendamento non c’è traccia dell’estensione del bonus di 80 euro, annunciato più volte dal governo, a liberi professionisti, pensionati e incapienti: probabilmente la misura avrebbe avuto bisogno di più risorse rispetto a quelle disponibili.
Inoltre per la riforma del regime dei minimi, che per le partite Iva aperte fino al 31 dicembre 2014 prevedeva una tassazione del 5%, dal primo gennaio salirà al 15%, inoltre il nuovo regime prevede un forfait del reddito imponibile, mentre il vecchio dava la possibilità di portare in deduzione i costi inerenti all’attività senza limiti.
Questi elementi hanno contribuito ad scatenare ed alimentare la rabbia dei professionisti in rete, che hanno fatto sentire al loro voce sui social network, al “grido” di #PartiteIva e #freelancer.
Partite Iva, Renzi: “Presto intervento ad hoc”
Il premier Renzi, ai microfoni di Rtl, è intervenuto nel merito impegnandosi a risolvere la questione quanto prima: “Non possiamo non inserire nei prossimi mesi un provvedimento ad hoc per i giovani professionisti che non hanno avuto vantaggi dalla legge di stabilità: un intervento correttivo è sacrosanto e mi assumo la responsabilità di farlo nei prossimi mesi”.
Nel complesso Renzi si ritiene comunque soddisfatto della legge appena approvata: “Per la prima volta la legge di stabilità mette più soldi in tasca agli italiani”. E ancora: “L’Italia si è rimessa in moto: ci sono 122mila posti di lavoro in più e l’export continua a salire nonostante la crisi in Russia”.