Internet Corea: rappresaglia Usa contro Pyongyang?
La rete internet coreana è stata sotto attacco per tutto il weekend. Dopo 9 ore e mezza di down, comincia a tornare attiva in queste ore. Il guasto generalizzato è stato sin sa subito attribuito agli Usa: dalla Casa Bianca negano di aver attuato una rappresaglia per il mancato lancio di un film della Sony su Kim Jong-un, leader del regime di Pyongyang. La Corea del Nord è accusata di aver impedito l’uscita del film, prevista per Natale, attraverso diversi attacchi hacker contro la società giapponese.
Il crollo del weekend
L’Arbor Networks, una società che si occupa di sicurezza informatica, ha rilevato un massiccio attacco alla rete coreana sin da sabato. Il tentativo di sovraccaricarla è rimasto persistente per tutta la giornata di lunedì fino a quando non si è verificato un totale “down”. I maggiori siti nord coreani stanno tornando operativi solo in queste ore.
Secondo alcuni esperti il crollo della connessione è stato determinato da attacchi denials-of-service (DoS). Tuttavia non si può escludere che si sia trattato solo di un guasto al software di uno dei router principali. “Anche se si trattasse di un cyberattacco – ha riferito alla BBC James Cowie, capo ricerca della società di servizi informatici Dyn Research – potrebbe essere stato condotto anche da una sola persona non per forza dalle strutture di un governo straniero”.
Contestualmente alla decisione della Sony di ritirare dal mercato il film The Interview, Obama aveva dichiarato: “risponderemo in modo proporzionale”. Lunedì gli aveva fatto eco Marie Harf, portavoce del Dipartimento di Stato: “non parleremo pubblicamente delle possibili opzioni di risposta, ma le implementeremo, anche in modi che non possono essere visti”.
Mozione contro la Corea
La perturbazione informatica è arrivata dopo che il Consiglio di Sicurezza dell’Onu per la prima volta ha affrontato il tema dei diritti umani in Corea del Nord, nonostante la contrarietà di Cina e Russia. Ancora prima gli Usa avevano rifiutato la proposta nord coreana di condurre un’indagine coordinata sugli attacchi hacker subiti dalla Sony.